Doc, qualcosa spiazza davvero: il remake americano supera la fiction Rai con Luca Argentero su un dettaglio emotivo fortissimo

Doc: un remake che commuove. Una fiction italiana che, nel confronto, lascia spazio a una riflessione scomoda. Ieri sera su Rai 1 è andato in onda il terzo episodio di Doc, versione americana di Doc – Nelle tue mani, la celebre fiction italiana con Luca Argentero nei panni del dottor Andrea Fanti.

Nel remake americano, il volto della protagonista è quello di Molly Parker, nei panni della dottoressa Amy Larsen, internista del Westside Hospital di Minneapolis. Come accadeva nella versione italiana, anche Amy è colpita da una grave amnesia dopo un incidente. Ma c’è una differenza profonda, che cambia tutto.

Il rapporto tra madre e figlia, nel remake americano, è sviluppato in modo più toccante, più viscerale. Ed è proprio questo dettaglio emotivo a sorprendere chi ha amato la versione italiana.

Doc
Molly Parker, Amy Larsen in Doc, remake americano di Doc-Nelle tue mani

Doc, quando un remake sa dove colpire: Amy e Kate, madre e figlia tra memoria e silenzi

Nel nuovo Doc, Amy si risveglia senza gli ultimi otto anni della sua vita. È convinta che sua figlia Kate sia ancora una bambina. Invece ha davanti una diciassettenne, cresciuta senza di lei. Il dolore per la perdita del figlio più piccolo, Danny, ha scavato un solco. Prima dell’incidente, Amy si era chiusa nel lavoro. Kate era rimasta ai margini. Troppo sola. Troppo adulta per la sua età. Ma qualcosa cambia. Questa nuova Amy – più fragile, più aperta – vuole rimediare. Prova a ricucire. A riavvicinarsi. E lo fa con piccoli gesti, parole nuove, sguardi che tremano.

Nell’episodio andato in onda ieri sera, Amy propone a Kate di tornare a vivere insieme. Ma si scontra con l’ex marito, Michael, che non ha ancora elaborato la morte del figlio. I conflitti familiari si accendono. Ma il dialogo resta aperto. La casa di un tempo, che Amy non ricorda più, diventa simbolo di tutto ciò che è andato perduto. Il dolore è condiviso, ma espresso in modo diverso. E proprio qui, il remake colpisce: con delicatezza, ma senza filtri.

Andrea Fanti e Carolina: nella fiction Rai il legame resta più trattenuto

Nel Doc italiano, Andrea Fanti perde la memoria di dodici anni. La sua vita va in frantumi, così come i suoi rapporti personali. Ma quello con la figlia Carolina resta uno dei più complessi da ricostruire. Carolina ha sofferto molto. La freddezza del padre, la distanza emotiva, la perdita del fratellino Mattia. Tutto ha lasciato segni profondi. Anche quando Andrea cambia, diventa più umano, qualcosa non si scioglie mai del tutto. C’è tenerezza, certo. Ma anche tanta diffidenza. E soprattutto, il loro rapporto non trova tanto spazio negli episodi della serie, cresce lentamente, quasi con fatica. Nella narrazione, le emozioni vengono trattenute o poco approfondite.

Il contrasto con la versione americana è evidente. Amy piange, abbraccia, si espone. Chiede scusa. E Kate, nonostante tutto, risponde. Con rabbia, con dolore, ma risponde. Il legame madre-figlia prende forma, puntata dopo puntata, come una nuova nascita.

Quel dettaglio che cambia tutto

Il dettaglio emotivo che spiazza è proprio questo: la centralità del rapporto madre-figlia. Un rapporto rotto, da ricostruire con lentezza e coraggio. E che nel remake americano viene messo in primo piano, senza timori. La fiction italiana, pur eccellendo in molti aspetti rispetto all'originale, ha scelto un’altra strada. Più razionale, più trattenuta. Forse anche più “medica”. Ma il cuore dello spettatore batte altrove. E quel battito, nel remake, si sente forte.

Non è una questione di giudizio. Non c’è un vincitore assoluto. Ma c’è un dettaglio che fa riflettere. Quando una serie americana riesce a farci vedere ciò che la nostra fiction ha solo sfiorato, forse è il momento di fare un passo indietro. E ascoltare. Perché le storie di medici, in fondo, parlano sempre di noi. Delle nostre ferite. E dei nostri legami più profondi.

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