In occasione del Giorno della Memoria, non perdetevi stasera in tv uno dei migliori film mai realizzati nell'industria del cinema: il protagonista è un vero prodigio.
Stasera su Cielo, alle 21:25, torna sul piccolo schermo uno dei capolavori più intensi e commoventi del cinema contemporaneo: Il Pianista, diretto da Roman Polanski. Basato sull’autobiografia di Wladyslaw Szpilman, il film ci immerge nel cuore della tragedia dell'Olocausto attraverso lo sguardo e l’esperienza personale del protagonista, splendidamente interpretato da Adrien Brody, premiato con l'Oscar per questa interpretazione indimenticabile. Non è solo un film da guardare nel Giorno della Memoria, ma anche una riflessione sul potere salvifico dell'arte e sulla resistenza dell'umanità di fronte alla distruzione.

La storia di Szpilman, pianista ebreo che sopravvive all'invasione nazista della Polonia e alla devastazione di Varsavia, è resa straordinariamente viva dalla regia di Polanski, che mette in scena il dramma con una lucidità chirurgica e una profondità emotiva senza pari. Polanski, che ha vissuto in prima persona la tragedia del ghetto di Cracovia durante la Seconda Guerra Mondiale, infonde nel film un senso di autenticità che raramente si trova nel cinema. Il film si snoda tra due registri principali: da una parte, il racconto collettivo delle persecuzioni antisemite che colpirono la comunità ebraica di Varsavia; dall'altra, la storia individuale di Szpilman, che vaga come un'ombra in una città ridotta a un cumulo di macerie, aggrappandosi alla vita con un disperato istinto di sopravvivenza.
Giorno della Memoria, Il Pianista è la visione da scegliere: immenso Adrien Brody
La figura del protagonista, resa indimenticabile dalla performance di Brody, ci mostra la capacità dell’arte di preservare un briciolo di umanità anche negli abissi della barbarie. La scena in cui Szpilman suona Chopin davanti al Capitano Hosenfeld (interpretato da Thomas Kretschmann), un ufficiale tedesco che lo aiuta contro ogni previsione, è una delle più potenti del film, un momento di bellezza che brilla nell'oscurità. A differenza di altri film sull'Olocausto, come il celebre Schindler’s List di Spielberg, Il Pianista adotta uno stile meno enfatico e più essenziale, evitando il patetismo ma senza sacrificare l’intensità emotiva.
Polanski sceglie di mostrare l’assurdità dell’orrore nazista attraverso dettagli che lasciano lo spettatore senza fiato, come gli sguardi vuoti dei sopravvissuti o la crudeltà ordinaria inflitta senza motivo. Questo approccio rende il film ancora più potente e toccante. Un film da vedere e rivedere, soprattutto oggi, in occasione del Giorno della Memoria. Non è solo una testimonianza del passato, ma un monito per il presente e il futuro, ricordandoci quanto sia importante preservare la memoria di ciò che è stato. L’arte, come ci insegna Szpilman, può essere un faro di speranza anche nei momenti più bui.