Benedetta Parodi, pranzo nello storico caffè di Torino: tramezzini sì, ma il gran finale è un segreto tutto da gustare

Un tavolino d’epoca, una poltrona rossa in velluto, una pausa golosa in una delle caffetterie più iconiche d’Italia: il tutto firmato Benedetta Parodi.

La conduttrice più amata della cucina italiana ha scelto Torino per una pausa elegante e fuori dal tempo. La location? Il leggendario Caffè Platti 1875, salotto storico del capoluogo piemontese, frequentato da intellettuali e presidenti della Repubblica. Anche Luigi Einaudi e Cesare Pavese erano di casa qui. Benedetta arriva con un’amica. L’atmosfera è raffinata, le specchiere dorate raccontano oltre un secolo di storia. Ma ciò che colpisce di più è il ritmo della sua pausa: un rituale tipicamente torinese, fatto di piccoli gesti, sapori netti e un finale indimenticabile.

Per cominciare, tramezzini. Ma non uno qualsiasi. Quelli del Caffè Platti sono un patrimonio culturale. Vengono serviti con diversi tipi di pane: bianco, integrale, agli spinaci, al pomodoro e perfino al nero di seppia. Tra i ripieni, c’è solo l’imbarazzo della scelta: prosciutto cotto, pollo al curry, granchio, frittata contadina. Benedetta racconta di averli già mangiati. Poi si concentra su un altro tipo di coccola, quella dolce. Ed è lì che cambia tutto.

Benedetta Parodi
Benedetta Parodi a Caffè Platti 1875

Benedetta Parodi: dolci, sorrisi e un finale che sa di Torino

Il momento clou del pranzo arriva con un vassoio d’argento. Sopra, piccole meraviglie di pasticceria. Paste glassate, biscottini friabili, e una torretta di panna montata soffice e perfetta. Tra un sorso d’acqua frizzante e due risate con l’amica, Benedetta assaggia tutto. È tutto perfetto. Ma manca ancora qualcosa. Quel tocco finale, inconfondibile, che solo Torino sa regalare.

Una tazzina di vetro. Piccola, elegante, con strati ben visibili. Scuro sotto, chiaro sopra. È il momento più atteso. È un gesto lento, carico di storia. Un sorso e tutto si ferma. È così che Benedetta conclude il suo pranzo. Non con un dessert qualsiasi, ma con una bevanda simbolo della città: il bicerin. Un abbraccio caldo tra cioccolato, caffè e crema. Nel video, la conduttrice appare raggiante. Sorride, racconta, brinda. Il Caffè Platti non è solo un locale. È un’esperienza. Un viaggio lento nei sapori e nella bellezza torinese.

Il suo racconto non è una pubblicità. È una condivisione autentica. Di quelle che ti fanno venir voglia di uscire subito, prendere il primo treno e sederti allo stesso tavolino. Con le stesse paste, lo stesso bicchiere di vetro. E magari, la stessa voglia di fermarti un attimo. È così che anche un piccolo momento diventa un ricordo indelebile. E che un gesto semplice, come bere una bevanda calda, si trasforma in una cartolina dell’anima. Da custodire, ma anche da copiare. Torino ha tanti caffè. Ma pochi hanno l’eleganza senza tempo del Platti. E poche persone sanno raccontarlo come fa Benedetta Parodi.

Il consiglio? Vai anche tu. Prendi un tramezzino. Ma non fermarti lì. Aspetta. Concludi come ha fatto lei. E lasciati sorprendere da quel finale che non serve nominare, ma che tutti riconoscono al primo sorso.

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