Una notizia che spiazza i fan delle fiction Rai: Màkari 4 non inizierà a settembre come previsto. Il debutto con Claudio Gioè è stato rinviato a ottobre. La ragione è semplice: lo slittamento di Noi Del Rione Sanità, che dal 15 settembre passa al 22 settembre su Rai 1. E così anche la serie siciliana deve fare i conti con il nuovo calendario.
Segnate la data: lunedì 13 ottobre 2025. È allora che Saverio Lamanna, il protagonista interpretato da Claudio Gioè, tornerà a raccontare misteri, passioni e ironia dal cuore della Sicilia. Una notizia che divide: c’è chi vive l’attesa come una delusione e chi la legge come promessa di una stagione ancora più curata.
Per Rai 1, Màkari non è solo una fiction. È un marchio che porta con sé il ricordo del Commissario Montalbano, la firma di Gaetano Savatteri, la regia di Michele Soavi prima e di Monica Vullo e Riccardo Mosca poi. È una dichiarazione d’amore per una terra: la Sicilia.
I paesaggi di San Vito Lo Capo, la Riserva dello Zingaro, la Baia Santa Margherita non sono sfondo, ma protagonisti silenziosi. Contribuiscono all’atmosfera e accendono il desiderio di viaggiare. Basta guardare i dati turistici: le location viste in tv hanno registrato un boom di presenze, proprio grazie alla fiction.

Màkari su Rai 1, tra passato e futuro: un’eredità che continua
Per capire perché l’attesa di Màkari 4 scalda così tanto gli animi, basta ripercorrere le stagioni precedenti. Nella prima, Saverio Lamanna tornava da Roma alla sua Sicilia dopo una caduta professionale. Tra gialli locali e nuove amicizie, trovava una nuova vita insieme al vulcanico Peppe Piccionello, interpretato da Domenico Centamore, e alla giovane Suleima, l’Ester Pantano che ha conquistato tutti.
Nella seconda stagione, le distanze sentimentali diventavano il vero enigma. Suleima a Milano, Saverio ad Agrigento tra templi e indagini. Un amore messo alla prova, mentre omicidi e segreti animavano le puntate. La terza portava nuovi personaggi, come Michela e Giulio, e una trama più intensa, con casi legati al passato di Saverio. Sempre al suo fianco, l’ironia e la saggezza di Peppe.
Oggi, i fan sanno già che la quarta stagione manterrà intatto quel mix che l’ha resa un successo internazionale. Misteri da risolvere, casi autoconclusivi, paesaggi mozzafiato. Ma anche tensioni di coppia, nuove conoscenze e imprevisti sentimentali. Tutto immerso in quella Sicilia che diventa un personaggio collettivo.
La serie, ispirata ai romanzi di Gaetano Savatteri, è stata lodata anche dal New York Times come punta di diamante del “cozy mystery” mediterraneo. Non a caso, la stampa internazionale l’ha definita “un’erede naturale di Montalbano”. E i riconoscimenti non mancano: Ester Pantano premiata per la sua interpretazione, cast e sceneggiatori accolti ai festival televisivi con entusiasmo.
Ciò che rende Màkari speciale, però, è la capacità di fondere leggerezza e profondità. Le battute di Peppe Piccionello si intrecciano con riflessioni esistenziali. I delitti si risolvono, ma resta sempre lo spazio per i sentimenti, le amicizie e le fragilità dei personaggi. Una formula che ha conquistato il pubblico Rai e ha consolidato la tradizione del giallo all’italiana. L’attesa fino a ottobre potrà sembrare lunga, ma ogni rinvio aumenta la curiosità. Cosa succederà a Saverio e Suleima? Quali misteri scuoteranno il borgo siciliano? E chi saranno i nuovi volti a entrare in scena? Domande che restano sospese, pronte a trovare risposta solo con il debutto del 13 ottobre.
Intanto, Rai 1 può contare su una certezza: Màkari non è una semplice fiction, ma un fenomeno culturale. Un ponte tra letteratura e televisione, tra tradizione e innovazione, tra Sicilia e mondo. E proprio questa attesa, forse, è il segreto per renderla ancora più amata.
