Capodanno Rai, rivoluzione totale: dopo Reggio Calabria si cambia città, Marco Liorni svela dove brinderà l’Italia intera

Marco Liorni rompe il silenzio e annuncia la grande novità che cambierà il volto del Capodanno Rai. Dopo due edizioni di successo in riva allo Stretto, “L’anno che verrà” lascia Reggio Calabria per approdare in una nuova città simbolo del Sud: Catanzaro.

È stato proprio Liorni a confermare la notizia dicendo che sarà ancora alla guida del programma del 31 dicembre, ma stavolta in una nuova cornice che sorprenderà tutti. Parole che hanno immediatamente acceso la curiosità del pubblico e dei fan del conduttore romano, ormai volto di punta della rete ammiraglia.

L’anno che verrà su Rai 1: una tradizione che si rinnova

“L’anno che verrà” è da sempre l’appuntamento più atteso del Capodanno televisivo. Una lunga notte di musica, spettacolo e comicità che accompagna milioni di italiani nel passaggio al nuovo anno. Sul palco, tra artisti storici e nuovi protagonisti, si alternano voci che raccontano il Paese nella sua interezza: da Anna Oxa a Diodato, dai Ricchi e Poveri a Romina Power, passando per le incursioni di Nino Frassica e i grandi omaggi alla musica italiana. Negli ultimi anni il programma aveva trovato la sua casa a Reggio Calabria, dove il lungomare Falcomatà – definito da D’Annunzio “il chilometro più bello d’Italia” – era diventato un palcoscenico naturale per la festa di fine anno. Ma per la notte a cavallo tra il 2025 e il 2026 la Rai ha deciso di voltare pagina.

Perché proprio Catanzaro

La scelta di Catanzaro non è casuale. La città, cuore amministrativo e culturale della Calabria, offrirà uno scenario completamente diverso: un centro storico che unisce tradizione e innovazione pensato per accogliere migliaia di spettatori in sicurezza. La scenografia, firmata da un team Rai di professionisti calabresi, punterà ancora una volta a valorizzare i simboli del territorio: l’artigianato, i costumi tradizionali, la musica popolare. Un modo per rendere omaggio a una terra che, negli ultimi anni, è tornata protagonista nel racconto televisivo nazionale.

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Marco Liorni a L’anno che verrà 2024

L’eredità di Amadeus e la nuova identità di Liorni

Prima di Liorni – già subentrato nella scorsa edizione, il Capodanno Rai portava la firma di Amadeus, che dal 2015 al 2023 ha trasformato “L’anno che verrà” in un evento di popolarità assoluta. Il passaggio di testimone è stato naturale e rispettoso: Liorni ha scelto di non imitare il predecessore, ma di dare al programma una nuova sensibilità, più intima e corale. L’obiettivo però è sempre stato quello di far sentire ogni spettatore parte di una grande piazza condivisa, tra musica, emozioni e conto alla rovescia.

Musica, territorio e identità

La prossima edizione de “L’anno che verrà” non sarà solo uno spettacolo televisivo, ma anche un viaggio nelle radici italiane. La Rai ha già annunciato la presenza di artisti che rappresentano generazioni e stili diversi: da veterani della musica leggera a giovani emergenti scoperti nei talent show. Non mancheranno omaggi a Lucio Dalla e ai grandi cantautori, né i tradizionali sketch comici che ogni anno uniscono le famiglie davanti alla tv. Ma quest’anno, più che mai, il cuore pulsante sarà il Sud: i sapori, i suoni e la gente che farà da cornice al brindisi di mezzanotte. Un modo per ribadire che la Calabria è parte integrante della nuova identità Rai, capace di trasformare ogni evento in un inno all’Italia che resiste e sorride.

Il conto alla rovescia dell’Italia intera

Catanzaro si prepara dunque ad accendere le luci dell’attesa. Tutto culminerà nella notte del 31 dicembre, quando Marco Liorni darà il via al conto alla rovescia che unisce milioni di italiani in un unico applauso collettivo. “L’anno che verrà” 2025 promette dunque di essere un Capodanno di emozioni, di orgoglio e di rinascita. E se la Rai ha deciso di cambiare città, è solo per ricordarci che la musica, come l’Italia, non smette mai di muoversi.

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