Alessandro Borghi al cinema con il film più estremo: tratto da un bestseller, riaccende una pagina drammatica di storia europea

Iniziano oggi le riprese di Bianco, il nuovo film di Daniele Vicari con Alessandro Borghi nei panni di Walter Bonatti: un racconto di alta quota che riaccende una pagina cruciale (e dolorosa) dell’alpinismo europeo.

È ufficialmente al via la lavorazione di Bianco, prossimo film di Daniele Vicari con Alessandro Borghi nel ruolo di Walter Bonatti. Il progetto rimette al centro una delle vicende più potenti del Novecento in montagna: la leggendaria impresa sul Monte Bianco del 1961 e la tragedia che ne seguì.

Trama, cast, riprese e location di Bianco, il nuovo film con Alessandro Borghi

La storia ricostruisce la drammatica spedizione sul pilastro centrale del Freney nel massiccio del Monte Bianco, conclusa con la morte di quattro alpinisti e passata alla storia come uno degli episodi più tragici dell’alpinismo europeo. Al centro del racconto c’è Walter Bonatti — tra i tre superstiti — interpretato da Borghi. La narrazione si ispira in larga parte al libro di Marco Albino Ferrari, Freney 1961 – Tragedia sul Monte Bianco, che ripercorre con precisione e tensione gli avvenimenti reali. Il film mette a fuoco i temi del limite, della fatica, della resistenza e dell’amicizia.

Accanto a Borghi, il cast comprende Pierre Deladonchamps, Finnegan Oldfield, Marlon Joubert, Quentin Faure, Alessio Del Mastro e Jonas Dinal. Tra i personaggi ritratti figura anche Pierre Mazeaud, compagno di cordata di Bonatti in quell’impresa.
Le riprese sono iniziate a Courmayeur e si svolgono tra Valle d’Aosta e Alto Adige, seguendo il tracciato reale percorso da Bonatti e dai suoi compagni. La prima fase è ambientata nello scenario autentico del Monte Bianco, con molte scene in quota per preservare realismo e fisicità. La lavorazione proseguirà fino a dicembre. La produzione è sostenuta da Rai Cinema e da diverse film commission italiane ed europee.

Alessandro Borghi
Foto dal set di Bianco. Fonte: Instagram Alessandro Borghi

Dietro le quinte del progetto: una genesi difficile

Il progetto, rimasto fermo per oltre dieci anni a causa di ostacoli produttivi, arriva ora sul set grazie a una
collaborazione internazionale. La sceneggiatura è firmata da Massimo Gaudioso, Francesca Manieri e Marco Ferrari. Il ruolo di Bonatti è attesissimo: richiede uno scavo psicologico profondo e porta con sé un impatto emotivo che ha segnato la storia dell’alpinismo.

Perché è un film da tenere d’occhio

Bianco è una delle produzioni più attese dell’anno. In primis perché c’è un protagonista amatissimo: Borghi torna a misurarsi con una figura-mito, ma in modo completamente nuovo. In secondo luogo, la materia è potente: al centro di questa storia c’è un’impresa estrema e una tragedia reale, con radici nella memoria collettiva. Inoltre, il libro di Marco Albino Ferrari garantisce una base narrativa solida, mentre la regia di Vicari sarà certamente capace di amalgamare rigore, paesaggio e tensione fisica.

Bianco si candida tra le produzioni italiane più ambiziose dell’anno, incrociando cinema d’autore,
ricostruzione storica e racconto d’avventura ad alta intensità emotiva e paesaggistica.

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