Rai e Mediaset sono sempre state reti concorrenti con fasce orarie piuttosto simili per quanto riguarda la programmazione giornaliera, ma con contenuti parecchio differenti. Eppure, a partire dal 2026 si potrebbero uniformare in merito a una linea di pensiero. E cambierebbe tutto soprattutto per due programmi di punta: Affari Tuoi di Stefano De Martino e La Ruota Della Fortuna di Gerry Scotti e Samira Lui. Ma procediamo con ordine.
C’è un orario che per anni ha scandito la vita serale degli italiani: le 21.00. Il momento in cui la televisione smette di accompagnare le chiacchiere in casa e inizia a comandare, diventando il fulcro d'interesse per gli spettatori. Oggi però quel confine non è più così netto: Rai e Mediaset lo sanno. Dietro le quinte di Viale Mazzini e Cologno Monzese si sta ragionando su una rivoluzione silenziosa del prime time: un cambiamento che guarda al palinsesto del 2026. Al centro di tutto ci sono due titoli simbolo:
Affari Tuoi e La Ruota della Fortuna, non semplici programmi di access prime time, ma veri e propri riti quotidiani grazie ad abitudini ormai consolidate e presenze familiari.
Nel tempo, questi format sono nati per traghettare il pubblico verso la prima serata, ma oggi - invece - sono loro a reggerla. Stefano De Martino, con Affari Tuoi su Rai 1, e Gerry Scotti e Samira Lui, con La Ruota della Fortuna su Canale 5, garantiscono ascolti solidi, continui e rassicuranti, quasi sempre superiori a quelli del prime time tradizionale. E non è un dettaglio, è un segnale.

Rai e Mediaset cambiano tutto? Cosa succederà all'access prime time
Da tempo questi programmi si allungano e sforano, arrivando sempre più vicino alle 22:00, quasi quella che una volta era la fine naturale della prima serata. Ora l’idea è semplice e radicale insieme: rendere ufficiale quello che di fatto già accade. Consegnare quasi tutto il prime time agli access - fino alle 22:30, e costruire il resto della sera intorno a loro. Subito dopo Affari Tuoi e La Ruota della Fortuna potrebbe arrivare un prime time più corto, della durata massima di un’ora o un’ora e mezza. Questa scelta allineerebbe finalmente l’Italia al modello delle grandi televisioni europee dove gli show non durano tre ore e le fiction non stancano perché ne viene trasmesso un solo episodio a sera.
Il cambiamento più interessante riguarda proprio la fiction: in Rai si sta valutando la possibilità di proporre un solo episodio a sera, non più due, come da tradizione italiana per un racconto più diluito ma anche più fidelizzante. Già dalla prossima primavera potrebbero arrivare test concreti su titoli fortissimi come DOC – Nelle tue mani o Sandokan 2.
In questo scenario, anche tutto il resto dell’intrattenimento cambierebbe volto: niente più programmi-fiume da tre ore, ma format più compatti. E dopo il prime time breve, si darebbe spazio a una vera seconda serata meno costosa e più libera. Dietro questa rivoluzione non c’è solo una scelta editoriale, ma una necessità di riportare il pubblico alla tv. Le piattaforme streaming hanno cambiato le abitudini, educando il pubblico a episodi brevi. La televisione generalista, per competere, deve smettere di rincorrere e tornare a guidare. Per farlo, però, serve una visione condivisa, un accordo di fatto tra Rai e Mediaset. In effetti, Affari Tuoi e La Ruota della Fortuna non sono più solo l’inizio della sera, ma sono diventati il suo cuore.
