Stasera su RaiPlay, Michele Riondino e Fortunato Cerlino in un film spietato: ogni scena è una ferita

Se stasera non trovi niente che ti convinca in tv, su RaiPlay c'è un film con Michele Riondino e Fortunato Cerlino che vale la pena recuperare. È un noir spietato e che lascia ferite profonde, ma merita assolutamente una visione. Il titolo? Falchi. Si tratta di un noir poliziesco datato 2017 e diretto da Toni D'Angelo.

La storia vede al centro Peppe e Francesco, due colleghi e amici, che fanno parte della sezione speciale “Falchi” all'interno della Squadra Mobile di Napoli. Il gruppo pattuglia la città a bordo ognuno della propria moto trovandosi spesso di fronte a microcriminalità e malavita, soprattutto nell'ambito dei quartieri più difficili. Privatamente però portano pesi gravosi: Peppe vive da solo a Castel Volturno si occupa dell'addestramento di cani da combattimento. Invece Francesco è depresso, dipende da psicofarmaci, dalla droga e - soprattutto da una claustrofobia eccessiva.

La professione, vissuta come una missione, conduce i due protagonisti spesso a muoversi verso una “linea grigia”, portandoli anche a compiere azioni fuori dalle regole al fine di ottenere risultati concreti. Questo fino a che un caso li sconvolge a livello personale, costringendoli ad affrontare colpa, redenzione e volontà di riscattarsi con una “seconda possibilità”. I luoghi degradati e la forte comunità cinese napoletana fanno da sfondo alle vicende che alternano azione e introspezione, portando i due a un epilogo amaramente giusto con il tenore di vita che fanno.

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Falchi, su RaiPlay

Stasera su RaiPlay c'è Falchi: recupera questo film con Michele Riondino e Fortunato Cerlino

Michele Riondino e Fortunato Cerlino interpretano Francesco e Peppe, i “Falchi”. Attorno a loro ruotano figure che pesano come Pippo Delbono, che interpreta l'ispettore Marino, un padre simbolico, ma anche un’autorità che osserva e tace. C’è anche Stefania Sandrelli, nei panni di Donna Arianna, presenza matura, disillusa e necessaria. Completano il quadro Aniello Arena, Fabrizia Sacchi, Gaetano Amato e Wang Xiaoyan.

La regia di Toni D’Angelo è asciutta e non cerca virtuosismi. La fotografia di Rocco Marra lavora in sottrazione con una luce spesso sporca e instabile. Il montaggio di Marco Spoletini non accelera, ma lascia respirare il disagio e la musica di Nino D’Angelo accompagna senza spiegare. Prodotto da Minerva Pictures Group, Bronx Film e Rai Cinema, il film nasce da un’idea di Gianluca Curti, nata già nel 2008.

L’obiettivo era chiaro: riportare il poliziottesco all’italiana nel presente, ma non con nostalgia, quanto con coscienza. Il pubblico, all’uscita, è rimasto tiepido e il botteghino non ha premiato il film, ma i festival sì. Al Bari International Film Festival 2017 ha vinto due premi importanti per la fotografia e il montaggio. È stato selezionato al Noir in Festival e candidato ai Globi d’Oro. Oggi, su RaiPlay, Falchi trova un contesto più intimo e giusto. Rivederlo oggi significa guardare un noir esistenziale, da recuperare se ami il cinema italiano che rischia, se cerchi storie di confine e se vuoi un film che non ti accompagna, ma ti sfida perché ogni scena qui è davvero una ferita.

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