Un Professore 3, qualcosa non convince nella fiction Rai con Gassmann: perché L'Altro Ispettore funziona molto di più

Ieri sera in onda una nuova puntata di Un Professore 3, la fiction Rai con Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas, Damiano Gavino, Nicole Grimaudo e Dario Aita. Martedì e mercoledì, invece, una nuova produzione della televisione di Stato con Cesare Bocci e Alessio Vassallo, L'Altro Ispettore. Quest'ultima serie, anche solo nelle prime due puntate, è stata molto avvincente e apprezzata. Ma perché funziona molto meglio della prima? Ecco qualche riflessione in merito.

È importante fare una premessa: ambedue le fiction sono serie di punta dell'autunno di Rai 1, ma trattano generi e temi davvero diversi. Se Un Professore 3 abita il solido spazio del teen drama con tratti di commedia leggera, L'Altro Ispettore è un dramma civile e porta allo spettatore una novità tematica totale rispetto a quanto affrontato dalla televisione pubblica in questi anni. Analizzando la fiction che racconta di Dante Balestra (Alessandro Gassmann), essa prosegue a essere un enorme successo di ascolti. Il merito è della sua formula ben assestata. Dante resta il protagonista affascinante e anticonformista, un donnaiolo che spiega la filosofia a modo suo e che tocca davvero gli animi dei suoi studenti. Il fulcro della serie rimane la crescita dei ragazzi (soprattutto Simone e Manuel) ma non mancano difficili dinamiche familiari. C'è però un punto critico importante (l'altra faccia della medaglia del format collaudato): la serie rischia di risultare "monotona". Ci sono temi già ampiamente esplorati, e una narrazione meno fresca. 

Un Professore 3
Dario Aita in Un Professore 3

Perché L'Altro Ispettore convince più di Un Professore 3 

Nel frattempo, quasi in punta di piedi, è arrivato in Rai L’Altro Ispettore, un crime anomalo che segue il lavoro dell’ispettore del lavoro Domenico “Mimmo” Dodaro. Una figura nuova per la tv italiana. Non c'è nessuna pistola e nessun colpo di scena costruito a tavolino, ma solo la verità delle storie ispirate alle “morti bianche”. Questa serie non rassicura e non intrattiene in modo morbido, ma arriva con un tema che raramente trova spazio in prima serata: la sicurezza sul lavoro e le responsabilità che ne derivano. Ogni episodio parte da un caso vero e obbliga lo spettatore a guardare un pezzo di realtà che spesso si preferirebbe ignorare.

Mimmo Dodaro è un protagonista meno 'brillante' di Dante. Infatti, non ha la battuta pronta e non è un eroe, ma solo un uomo normale, che vive e - a volte - sbaglia. Proprio per questo è memorabilmente umano con le sue indagini che diventano una questione morale e la narrazione che non punta ai colpi di scena, ma alla verità. Il pubblico avverte la differenza: la storia di Dodaro pesa e resta addosso, quella di Dante no.

In fondo, il confronto tra le due serie è la fotografia di un momento preciso della tv italiana: da un lato il pubblico ama tornare da ciò che conosce, dall'altro sente anche il bisogno di storie che scavano in profondità. L’Altro Ispettore vince per alcuni perché ha il coraggio dell’inedito, ma Un Professore 3 resta un luogo affettivo, per questo è premiato dagli ascolti. Perciò se il metro di giudizio è 'consolare' la serie con Gassmann non ha eguali, ma se il metro è la capacità di incidere risposta è netta: L’Altro Ispettore è avanti.

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