Netflix ogni giorno propone titoli nuovi o del passato sul proprio catalogo, dando agli utenti una vasta possibilità di scelta. Oggi quella scelta si arricchisce con un film che all'uscita fu un flop per via di un botteghino impietoso, ma che successivamente è stato rivalutato come un piccolo cult. Tra i protagonisti vi è anche una strepitosa Angelina Jolie. Il titolo? Hackers. Si tratta di un cyber-thriller datato 1995 che vede come protagonisti degli adolescenti newyorkesi. Proprio loro scoprono un tentativo di frode informatica. Così finiscono per diventare bersaglio non solo di un hacker-corporate, ma anche dei servizi segreti.
Il protagonista è Dade “Zero Cool” Murphy. Quest'ultimo a soli 11 anni viene arrestato dopo aver mandato in tilt più di 1.500 sistemi della Borsa di New York. Pertanto, gli viene bandito l'uso di computer sino ai 18 anni. Superata la maggiore età, spostandosi a New York, prende il nickname di “Crash Override” e ricomincia a hackerare. Pian piano entra nella scena locale: qui incontra Kate “Acid Burn” Libby, ma anche altri giovani hacker con i quali crea una sorta di rivalità/amicizia.
Il più giovane del gruppo Joey, per dimostrare di essere all'altezza, hackera i sistemi della Ellingson Mineral, una multinazionale. Quindi scarica per errore un file. Non un documento qualunque, ma un dossier che prova un enorme schema di ricatto. Si tratta di un virus dal nome “Da Vinci” creato dal security officer dell'azienda, il famoso hacker “The Plague”, per far naufragare petroliere. Gli adolescenti vengono incastrati e braccati dai servizi segreti, tuttavia pianificando un attacco hacker mondiale riescono a entrare nel supercomputer Gibson di Ellingson, recuperare il file incriminante e sbugiardare The Plague.

Netflix propone da oggi Hackers: perché vedere questo piccolo cult con Angelina Jolie
Hackers fu diretto da Iain Softley, e vede come attori protagonisti Angelina Jolie appena ventenne, e Jonny Lee Miller, poco prima del suo boom con “Trainspotting”. E ci sono anche Matthew Lillard, Jesse Bradford, Laurence Mason, Renoly Santiago, oltre a Fisher Stevens. Il film non voleva riprodurre la realtà, ma catturare la sensazione di fine anni '90 di di un mondo tecnologico nascente, misterioso e pieno di possibilità. All’epoca, però, tutto questo non bastò e il film fu un flop clamoroso con incassi modesti, critica tiepida e recensioni spesso crudeli. Oggi grazie ai passaggi in TV, all’home video e allo streaming, la pellicola è tornata in auge, diventando un riferimento estetico, una fonte di citazioni e un oggetto di culto.
Oggi, mentre arriva su Netflix, il film sembra improvvisamente attuale non tanto per la tecnologia, quanto per il sentimento che trasmette, ovvero l’idea che il digitale sia un territorio aperto, selvaggio e creativo. Forse all’epoca non eravamo pronti o semplicemente, avevamo bisogno che la nostalgia facesse il suo corso. Adesso che il film ritorna sul colosso dello streaming, il cerchio si chiude e vediamo come ciò che allora sembrava ridicolo oggi è diventato iconico.
