Da oggi su Netflix il film che ribaltò la fantascienza e fece arrabbiare Hollywood: cult anni ’80, Rick Moranis leggendario

Netflix ogni giorno porta nuovi contenuti sul proprio catalogo. In alcuni casi sono contenuti inediti, in altri vecchi film che vengono riproposti, soprattutto se sono cult. Uno di quelli in arrivo oggi è davvero iconico perché si tratta della parodia di una saga kolossal, Star Wars (anche se cita pure Star Trek, Alien e Il pianeta delle scimmie). Il titolo è Spaceballs, ma qui in Italia è noto come Balle spaziali e vede la regia di Mel Brooks. Pur avendo ottenuto pochi riconoscimenti ufficiali, ha segnato profondamente la struttura della parodia cinematografica. Infatti, ci sono moltissime citazioni e omaggi in film e serie successive.​​

La storia è questa: sul pianeta Spaceball sta per finire l'aria respirabile. Così, il Presidente Scrocco e Lord Casco, suo braccio destro, organizzano un piano per rubare l'atmosfera da un pianeta tranquillo, Druidia. Al fine di realizzare la loro trama, devono rapire Vespa, la principessa figlia di re Rolando. Vogliono usarla per ricattare il sovrano e far sì che ceda loro i codici in grado di eliminare lo scudo del pianeta e aspirarne tutta l'aria.​

Vespa scappa per evitare delle nozze combinate con il pigro principe Valium, tuttavia viene trovata da Spaceball: a trarla in salvo arrivano Stella Solitaria (contrabbandiere) e il suo braccio destro Rutto, un “canuomo” (un essere metà cane e metà uomo) che si sposta assieme a lui su un astronave/camper. In seguito a un atterraggio fortunato su un pianeta desolato e alla conoscenza del maestro Yogurt, che ha il potere dello “Sforzo”, i tre torneranno a battagliare contro Casco Nero per evitare che rubi l'aria di Druidia e che faccia esplodere la gigantesca astronave “Spaceball One”.​

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Balle spaziali, da oggi su Netflix

Balle spaziali da oggi su Netflix: perché recuperare la parodia di Star Wars

L’arrivo in piattaforma di Balle spaziali è un’occasione perfetta per riscoprire uno dei cult più intelligenti e affettuosi della commedia moderna. Nel cast spiccano Rick Moranis, Bill Pullman, John Candy e Daphne Zuniga. E c'è anche lo stesso Mel Brooks in due ruoli indimenticabili: il Presidente Scrocco e il maestro Yogurt. In un’epoca in cui la parodia era ancora considerata un genere “minore”, il film sfidò l’industria, ridicolizzò l’idea stessa di franchise, prese in giro il merchandising ossessivo e fece sorridere perfino George Lucas che non solo diede il permesso a Brooks di parodiare il suo universo, ma si complimentò per gli effetti speciali, sorprendenti per un’opera improntata alla comicità.

Perché guardarlo oggi? Ebbene perché Balle spaziali anticipò un linguaggio che oggi diamo per scontato: la parodia colta, la rottura della quarta parete e la satira sui sequel e sul merchandising. All’epoca, però, i critici non lo compresero fino in fondo e venne snobbato dai premi. Ma il pubblico, nel tempo, ne ha fatto un cult assoluto, uno di quei titoli che non invecchiano mai perché non appartengono a un'unica epoca. Non resta che vederlo o rivederlo ancora una volta su Netflix.

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