Altro che I Cesaroni: Mediaset apre il 2026 con la fiction più scomoda (e necessaria) dell'anno

In Mediaset si attende con tanta trepidazione la nuova stagione dei Cesaroni, prevista per la stagione televisiva 2025/2026. Eppure neanche stavolta è il turno della fiction con Claudio Amendola nella programmazione di Canale 5. In base a quanto emerso, infatti, ad aprire il 2026 dal punto di vista dei prodotti seriali di finzione, sarà una nuova produzione con Sabrina Ferilli come protagonista: A testa alta. Ma perché si può definire scomoda (e necessaria) al tempo stesso? Facciamo il punto della situazione.

Dopo essere stata protagonista in Rai con Gloria, Sabrina Ferilli torna personaggio principale in casa Mediaset con A testa alta. La fiction - che sarà disponibile nella data d'uscita anche su Mediaset Infinity - è un dramma contemporaneo. Al centro c'è il tema del revenge porn (ovvero la realizzazione e diffusione di contenuti intimi senza consenso altrui). Da qui si aprono altre argomentazioni inerenti gli scandali digitali e il diritto alla giustizia. La protagonista è, appunto, la preside di un liceo in una tranquilla cittadina laziale non lontana da Roma, Virginia Terzi, sconvolta dalla diffusione di un video privato.​ Grande educatrice, madre diligente e autrice di un progetto contro la dipendenza digitale dal nome “A testa alta”.​

Tutta la sua vita collassa nel momento in cui un suo video privato, realizzato assieme all'amante Marco, viene diffuso sul web senza consenso, diventando un caso mediatico divisivo e 'marchiandola' per sempre. La serie mostra una storia di alti e bassi, tra scandali digitali, estorsioni, amori adolescenziali, rapporti familiari e segreti mai rivelati, seguendo il percorso complesso che una donna è costretta ad affrontare per avere giustizia e riottenere la propria reputazione.

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Sabrina Ferilli, protagonista di A testa alta

In Mediaset nel 2026 la storia che non ti aspetti: Sabrina Ferilli è Virginia, una preside travolta da un video senza consenso

Dopo anni di personaggi intensi e battaglie narrative diventate simboliche, da L’amore strappato a Svegliati amore mio, Sabrina Ferilli torna con un tema ancora più forte, quello della violenza digitale. Attorno a lei ruotano personaggi complessi, interpretati da volti riconoscibili come Antonino Bruschetta e Gioia Spaziani. La regia è affidata a Giacomo Martelli e promette uno stile contemporaneo, senza moralismi, ma con una tensione costante. La produzione è firmata RTI e Banijay Studios Italy, con Marco Belardi come produttore. La fiction è costruita in tre serate per un totale di sei episodi, un formato che Mediaset considera il più efficace per questo tipo di narrazione.

Sabrina Ferilli sta costruendo un percorso preciso: usare la fiction popolare per raccontare ingiustizie, traumi collettivi, ferite aperte. Con L’amore strappato ha affrontato il tema degli errori giudiziari, mentre con Svegliati amore mio quello dell’inquinamento industriale. E nell'ultimo prodotto - Gloria, in Rai, ha mostrato la fragilità della reinvenzione personale. Ora arriva A testa alta, una serie scomoda ma necessaria, perché quello che è accaduto alla protagonista, potrebbe accadere a chiunque. Questo l'ha capito anche Mediaset piazzandola come prima grande storia della nuova stagione, con un lancio costruito come un vero e proprio evento mediatico.

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