Né Totti, né Ibrahimović: Carlo Conti vuole lui a Sanremo 2026

Ormai manca pochissimo a Sanremo 2026. Ogni anno prima del festival della canzone italiana in tanti cercano di scoprire chi porterà il direttore artistico di turno sul palco. Alla fine, però, arrivano sempre gli annunci a decretare chi davvero ci sarà. Ad esempio, domenica 30 novembre, finalmente sapremo chi sono i 30 cantanti in gara di quest'edizione, mentre nella finale di Sanremo Giovani, ognuno di essi presenterà il titolo del proprio brano al pubblico. Ma per quanto riguarda invece ospiti e co-conduttori?

Fino a qualche giorno fa era stato insistentemente fatto il nome di Laura Pausini come co-conduttrice. Si era parlato tuttavia di una difficoltà nella trattativa tra lei e Carlo Conti - presentatore e direttore artistico dell'edizione 2025 per la quinta volta. Infatti, la cantante secondo rumor, aveva richiesto di essere l'unica ad affiancare il conduttore per tutte le serate. Una voce da lei smentita. Quale sia la verità ancora non è chiaro. Oggi però più che di co-conduttori parliamo di ospiti e di chi potrebbe esserci sul palco dal mondo dello sport. Due nomi che tutti sognano di rivedere sul palco dell'Ariston sono quelli di Francesco Totti e di Zlatan Ibrahimović (entrambi ci sono stati in due fortunate edizioni passate). Eppure, sembra che Carlo Conti stavolta non voglia pescare dal calcio ma... dal tennis!

Sanremo 2026: Jannik Sinner al festival di Carlo Conti? L'ultimo (insistente) rumor

Carlo Conti ha un’idea chiara in testa. La Rai vuole un volto capace di parlare a tutti, di unire generazioni diverse e di portare una narrazione nuova sul palco del Teatro Ariston. Perché Sanremo 2026 non sarà un Festival facile. I grandi cantanti, quelli in grado di garantire ascolti da record, sono corteggiatissimi. Ma alcuni puntano a tournée internazionali, altri preferiscono non rischiare la gara. E il conduttore avrebbe collezionato svariati no, a giudicare dalle indiscrezioni.

Sanremo
Jannik Sinner

Conti, però, non si ferma. Il suo nome dei sogni è un volto che non appartiene al mondo della musica e che, per questo, avrebbe un valore simbolico enorme. Un volto che la Rai insegue da più di un anno: Jannik Sinner. L’idea circola da mesi nei corridoi di Viale Mazzini. Già negli anni scorsi la televisione di Stato aveva bussato alla porta di Jannik Sinner. Un invito gentile, elegante, calibrato: salire sul palco dell’Ariston come protagonista, non come semplice cameo. Un momento in cui unire sport, racconto popolare e immaginario nazionale. Sinner aveva declinato, per concentrazione e calendario. Un “no” comprensibile e professionale.

Ma Conti non si è arreso. E ora, mentre costruisce la prossima kermesse, l’idea torna a brillare. Perché il campione altoatesino è diventato molto più di un atleta. Ormai è un simbolo. Rappresenta un’Italia internazionale, giovane e vincente. In questo senso, né TottiIbrahimović – amatissimi, ma già visti in tv in contesti fortissimi – offrirebbero la stessa carica narrativa. Sinner, invece, sì. E per questo è tornato in cima alla lista.

Il problema principale resta il calendario. L’inizio dell’anno per i tennisti significa tornei e preparazioni, perciò chiedere a Sinner di ritagliarsi uno spazio non è semplice. Il sogno resta però ancora vivo. Che accada o meno, il fatto che Conti ci starebbe provando di nuovo dice già tutto. Il Festival 2026 non sarà né quello di Totti né quello di Ibrahimović, ma qualcosa di diverso.

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