Brusca virata in Rai: “Ok il prezzo è giusto” sparisce dal palinsesto (e la storia non finisce qui)

Nell’ultimo anno in tv stiamo assistendo sempre di più a ritorni nostalgici di format che funzionavano quando il mezzo è nato, ma che continuano ad emozionare ancora oggi: è il caso de La Ruota della Fortuna in Mediaset e – si pensava – di Ok il prezzo è giusto in Rai. Ma perché ‘si pensava’, al passato? Lo show non tornerà su Rai 1 con la conduzione di Flavio Insinna come era trapelato giorni fa? Ecco cosa sta accadendo e tutti i dettagli.

Non è più un semplice programma. È diventata una telenovela di palinsesto. Una storia che cambia direzione ogni settimana e che oggi, martedì 18 novembre, registra l’ennesimo scossone. La Rai ha infatti deciso di fermare tutto: il ritorno di “Ok il prezzo è giusto” non si farà più. Almeno, non su Rai 1. L’operazione è ufficialmente saltata proprio quando sembrava ormai impossibile tornare indietro.

Solo pochi giorni fa il titolo compariva sui listini di Rai Pubblicità. Le voci circolavano con insistenza. Le conferme, seppur indirette, arrivavano da più fronti. La storica padrona di casa, Iva Zanicchi, commentava pubblicamente l’idea del reboot. E il nome del nuovo conduttore sembrava già definito: Flavio Insinna, volto di “L’Eredità” e “Affari Tuoi”, scelto per riportare in tv uno dei quiz più iconici degli anni Ottanta e Novanta.

E invece no. La macchina si è bloccata e la Rai ha cambiato rotta all’improvviso. Il progetto è stato ritirato dal palinsesto a tempo indeterminato. E il colpo di scena non finisce qui: secondo indiscrezioni sempre più insistenti, il titolo potrebbe tornare nella sua casa originale, le reti Mediaset. Una possibilità che fino a poche settimane fa sembrava fantascienza.

Rai
Flavio Insinna

Il programma cult, il ritorno mancato in Rai e il futuro ancora aperto

Per capire il peso di questo stop improvviso bisogna tornare alla radice del mito. “Ok, il prezzo è giusto” debutta in Italia il 21 dicembre 1983 su Italia 1, ispirato al format statunitense The Price Is Right. È un successo immediato, grazie a un regolamento piuttosto semplice. I concorrenti, chiamati tra il pubblico in studio, devono indovinare il prezzo di articoli di uso comune. Chi si avvicina di più senza superarlo vince.

Al timone si alternano diversi volti. Gigi Sabani apre la strada. Poi arriva Iva Zanicchi, che trasforma il format in un fenomeno pop. Rimane al comando dal 1987 al 2000 (con una pausa nel 1999), diventando la conduttrice più riconoscibile e amata. Passano anche Emanuela Folliero e Maria Teresa Ruta, testimoni di un’eredità lunga 21 stagioni.

Il programma ha segnato un’epoca. Ecco perché il suo ritorno annunciato aveva acceso l’entusiasmo. La Rai puntava al rilancio dei grandi classici, dopo le operazioni nostalgia riuscite con titoli come La Ruota della Fortuna in Mediaset. Il progetto prevedeva una versione rinnovata. Un debutto in prima serata. E una data precisa: primavera 2026, dopo Sanremo e le Olimpiadi Invernali. Ma qualcosa si è incrinato fino allo stop definitivo. Almeno per ora.

Il fatto più sorprendente è che, mentre la Rai chiude il cassetto, Mediaset lo riapre. Per questo la storia non finisce qui. Il gioco del prezzo torna a essere un gioco di equilibrio. Uno scambio di mosse tra reti e il terreno per nuove strategie televisive. Il pubblico, come sempre, resta a guardare, aspettando la prossima svolta.

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