Solo per pochissimi: il calendario dell’Avvento firmato Cannavacciuolo conquista il Natale 2025 (il prezzo sorprende tutti)

C’è un momento, ogni anno, in cui il Natale cambia ritmo con le famiglie cercano qualcosa che renda l’attesa più dolce: nel 2025, il primo vero segnale arriva da uno dei luoghi più iconici dell’alta cucina italiana, ovvero Villa Crespi, il regno di Antonino Cannavacciuolo, affacciato sul lago d’Orta, tra Piemonte e magia.

Nelle scorse ore lo chef ha presentato una novità che ha già acceso conversazioni, curiosità e una corsa frenetica allo shop ufficiale. Si tratta del suo Calendario dell’Avvento 2025, in edizione limitata. Un oggetto che unisce arte, ricordi personali, estetica da collezione e la cura maniacale di una brigata che vive la pasticceria come un racconto quotidiano.

Basta uno sguardo alle immagini condivise sui social per capire che non è un semplice calendario. È un piccolo teatrino visivo che celebra la storia di Villa Crespi. La struttura disegnata a mano riproduce la facciata moresca della dimora ottocentesca, con linee dorate e acquerelli che evocano neve, laghi, inverni silenziosi. L’apertura centrale richiama la torre. E ogni finestrella si inserisce come un tassello di un mosaico che profuma di festa. Il risultato conquista subito. Perché non offre solo cioccolato. Offre un’esperienza. Offre un’emozione che si apre ogni giorno. E spinge chi lo osserva a raccontare qualcosa di sé.

Cannavacciuolo
Il calendario dell’Avvento di Antonino Cannavacciuolo

Un oggetto da collezione: il Natale d’autore di Antonino Cannavacciuolo

Dal 10 novembre lo shop di Antonino Cannavacciuolo lo propone a un pubblico selezionato. Le scorte, avvertono dallo staff, sono ridotte. E questo ha generato un senso di urgenza che ricorda i lanci dei panettoni gourmet, delle praline di Natale o delle collezioni più rare della pasticceria d’autore. Ma cosa si nasconde dietro quelle 24 caselle?

Un percorso studiato nei dettagli. Un viaggio tra praline, gelée, cremini, dragées e piccoli gioielli che celebrano ingredienti italiani e suggestioni internazionali. Alcune combinazioni sorprendono. Lampone e pepe rosa. Vaniglia e pompelmo. Cioccolato fondente e agrumi siciliani. Pistacchio e note tostate che ricordano certe mattine d’inverno. Il prezzo? 140 euro. Una cifra che divide, incuriosisce e, paradossalmente, aumenta il fascino dell’oggetto. Perché la vera esclusività non è solo nel costo. È nella disponibilità. Nella quantità limitata. Nel sapere che, una volta finiti, non torneranno. Nel senso di partecipare a un rituale che unisce tradizione e sperimentazione.


È una proposta che non parla solo agli appassionati dello chef. Parla a chi cerca un regalo diverso. A chi vuole trasformare un gesto semplice in un ricordo. A chi ama la sensazione di aprire un cofanetto che sembra custodire una storia. Il Calendario dell’Avvento 2025, quindi, non è solo un prodotto. È un’espressione del Natale visto dagli occhi dello chef, è un atto d’amore verso l’arte dolciaria, ma è anche un invito a vivere il mese più atteso dell’anno con un’attenzione diversa. Con cura, meraviglia e quella delicatezza che contraddistingue ogni progetto nato tra le cucine di Villa Crespi.

E, forse, il suo successo nasce proprio da questo. Dalla capacità di trasformare un oggetto tradizionale in un rito intimo. In un’emozione che si ripete ogni mattina. In un frammento di festa che sa di infanzia, stupore e artigianato. Per questo conquista il Natale 2025. Perché non si limita a celebrarlo. Lo racconta. E lo restituisce nella forma più dolce possibile.

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