Oggi, giovedì 13 novembre porta con sé una ‘coincidenza’ rara: Mediaset manda in onda un titolo che ha segnato la cultura pop degli ultimi anni, mentre nelle sale italiane debutta il suo attesissimo seguito. Una sincronia perfetta, che trasforma la seconda serata in un piccolo evento per chi ama il cinema spettacolare, i trucchi impossibili e quella magia che vive esattamente nel punto in cui finisce la realtà. Stiamo parlando di Now You See Me 2 – I maghi del crimine, capitolo centrale della saga dei Quattro Cavalieri.
Il film, trasmesso alle 23:47 su Italia 1, unisce azione, illusionismo e colpi di scena continui. Arriva nel momento ideale: oggi, proprio oggi, il nuovo capitolo del franchise approda al cinema con “L’illusione perfetta – Now You See Me 3”. Un ponte simbolico tra televisione e grande schermo, tra ciò che la saga è stata e ciò che sta per diventare. In questo contesto, rivedere il secondo film non è nostalgia: è un modo per ritrovare l’energia originale della serie, la sua estetica lucida e ipnotica, i suoi personaggi diventati iconici. E per capire perché il pubblico abbia trasformato questa storia in un fenomeno globale.
Now You See Me – I maghi del crimine stasera in Mediaset: una corsa mentale e fisica tra continenti
Dopo essere sfuggiti all’FBI, i Quattro Cavalieri — J. Daniel Atlas, Merritt McKinney, Jack Wilder e la nuova entrata Lula May — tornano in scena con una missione che sfida ogni logica. Non cercano solo di sopravvivere. Vogliono ristabilire un equilibrio, smascherare un potere nascosto, difendere un’idea di magia intesa come libertà. Il gruppo finisce nelle mani di Walter Mabry (Daniel Radcliffe), un magnate geniale e instabile, che vive di tecnologia, algoritmi e controllo. È lui a costringerli a rubare un microchip capace di accedere a ogni dato informatico del pianeta. Un oggetto minuscolo, ma dal potere assoluto. In questa caccia invisibile si muove anche Dylan Rhodes (Mark Ruffalo), ex agente FBI e figlio di un mago morto durante un’esibizione. La sua doppia identità lo trasforma nel personaggio più tormentato del film. È mentore, complice, figlio ferito e uomo deciso a chiudere un cerchio che lo tormenta da anni.
La storia attraversa New York, Macau e Londra, ma la geografia è solo un pretesto per mostrare un mondo che cambia. Le illusioni diventano armi narrative, specchi che deformano il potere e la verità. Nulla è mai ciò che sembra. E quando tutto sembra crollare, arriva “The Eye”, l’organizzazione segreta che governa il destino dei maghi, a svelare nuovi strati di mistero.

Cast: un ensemble che funziona come un meccanismo perfetto
Jesse Eisenberg è Atlas, leader istintivo e carismatico. Mark Ruffalo porta profondità e fragilità nel ruolo di Rhodes. Woody Harrelson sorprende interpretando sia Merritt McKinney che il gemello Chase, una sfida tecnica notevole. Dave Franco, esperto nei giochi di mano, dona stile e velocità al personaggio di Jack Wilder. Lizzy Caplan entra al posto di Isla Fisher e porta ironia, ritmo e un’energia nuova al gruppo. Daniel Radcliffe si diverte a interpretare un anti-mago in una storia che parla di magia. Morgan Freeman e Michael Caine incarnano due facce opposte del potere. Jay Chou aggiunge un elemento culturale e narrativo fondamentale nelle sequenze di Macau.
Riconoscimenti e successo
Il film ottenne nomination ai Teen Choice Awards e ai Golden Trailer Awards, confermando l’impatto che ebbe sul pubblico più giovane. Ma la vera forza fu il botteghino: oltre 330 milioni di dollari nel mondo. Un risultato che cementò il franchise e garantì la nascita del terzo film.
Curiosità: dettagli che rendono il film unico
- Lizzy Caplan entrò nel cast perché Isla Fisher era incinta. E il suo personaggio diventò subito amatissimo.
- Harrelson recita in doppio ruolo, con scene tecnicamente complesse.
- Radcliffe gioca volutamente con la sua fama legata alla magia.
- Il titolo di lavorazione era “Now You See Me: The Second Act”.
L’impatto sul terzo capitolo
Now You See Me 2 non è un semplice sequel. È il film che ha definito il tono del franchise: più urbano, più tecnologico, più psicologico. Ha introdotto Lula. Ha approfondito “The Eye”. Ha trasformato un gruppo di illusionisti in un simbolo di ribellione gentile contro il controllo digitale. Il nuovo capitolo in sala oggi nasce proprio da qui. Dai suoi enigmi. Dal suo ritmo. Dalla sua energia. E dal modo in cui, nel 2016, riuscì a rendere la magia moderna qualcosa di reale e irresistibile. Rivederlo stasera in Mediaset significa entrare nell’attimo prima del grande salto. L’attimo in cui tutto sta per ricominciare.
