Sembrava una follia, ma oggi è realtà: su Netflix solo fino al 21 novembre un gioiello del cinema americano

Una storia che allora fece sorridere, oggi fa riflettere e mette i brividi per quanto ci riguarda da vicino: Downsizing – Vivere alla grande in scadenza su Netflix.

Donwsizing – Vivere alla grande: su Netflix la satira che anticipò il nostro tempo

Quando nel 2017 uscì “Downsizing – Vivere alla grande”, in molti lo considerarono una semplice commedia di fantascienza. Oggi, rivederlo su Netflix (disponibile solo fino al 21 novembre) ha un effetto completamente diverso. L’idea che per salvare il pianeta basti rimpicciolirsi a dodici centimetri sembra assurda, ma il film di Alexander Payne nasconde molto più di quanto sembri: è una parabola ironica e malinconica sul modo in cui la società reagisce alla crisi ambientale, alla ricchezza e alla disuguaglianza.

Matt Damon interpreta Paul Safranek, un uomo qualunque che sogna una vita migliore. Quando gli scienziati norvegesi scoprono la tecnica per miniaturizzare gli esseri umani e ridurre l’impatto ambientale, Paul decide di sottoporsi al processo insieme alla moglie Audrey (interpretata da Kristen Wiig). Ma all’ultimo momento lei rinuncia, lasciandolo solo in un mondo nuovo e surreale: una società di mini-persone dove tutto costa meno, ma le ingiustizie restano identiche, solo in scala ridotta.

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Downsizing – Vivere alla grande su Netflix

Un cast brillante e sfaccettato

Accanto a Damon, un cast stellare: Christoph Waltz nel ruolo del carismatico Dusan Mirkovic, Jason Sudeikis come l’amico Dave Johnson, e soprattutto Hong Chau, straordinaria nel ruolo di Ngoc Lan Tran, un’attivista vietnamita sopravvissuta alla prigionia e costretta a vivere ai margini della nuova società. La sua interpretazione, intensa e commovente, le valse una nomination ai Golden Globe 2018 come Miglior Attrice Non Protagonista e il Virtuoso Award al Santa Barbara International Film Festival. La sua presenza trasforma il film: attraverso Ngoc Lan, Payne mostra il lato più fragile dell’utopia tecnologica. Anche nel mondo “perfetto” e miniaturizzato, chi ha meno continua a essere invisibile. È lei, con la sua energia e compassione, a ridare un senso alla vita del protagonista.

Un’idea audace e attualissima

Girato in parte su pellicola 35mm, con effetti speciali curati al dettaglio, Downsizing alterna ironia e poesia, costruendo un universo in miniatura che amplifica i difetti del nostro. Payne, già autore di gioielli come Sideways e Nebraska, abbandona i toni intimisti per affrontare una riflessione globale: il sogno ecologista come nuova forma di fuga, e la felicità come scelta personale, non tecnologica. Il film aprì la 74ª Mostra del Cinema di Venezia e fu inserito dal National Board of Review tra i dieci migliori film dell’anno. Ricevette nomination ai Critics’ Choice Awards e vari riconoscimenti per la scenografia e gli effetti visivi. Persino il Green Drop Award lo segnalò come esempio di cinema consapevole, capace di parlare di ambiente con leggerezza e ironia.

Curiosità e dettagli nascosti

Payne ha più volte raccontato di aver riscritto il finale per dare maggiore peso al messaggio ecologista, trasformando la storia da commedia surreale a fiaba filosofica. Il film contiene anche un cameo di Laura Dern, omaggio agli altri lavori del regista. E se la fotografia dai toni pastello suggerisce un mondo ideale, i dettagli – le baracche dei poveri, le feste dei ricchi in miniatura – rivelano un’amara verità: cambiare dimensione non significa cambiare natura.

Perché rivederlo ora su Netflix

Nel 2025, Downsizing appare più attuale che mai. Oggi che si parla di sostenibilità, AI e futuro del pianeta, il film sembra aver previsto la nostra ossessione per soluzioni rapide e illusioni di controllo. Guardarlo oggi significa confrontarsi con un pensiero scomodo: anche nelle utopie più perfette, la disuguaglianza trova sempre il modo di sopravvivere.

“Downsizing – Vivere alla grande” non è solo una commedia fantascientifica, ma una favola ecologica che mette a nudo la nostra incapacità di cambiare davvero. E fa sorridere, pensare e commuovere allo stesso tempo. È uno di quei film che rinascono con il tempo, come certi messaggi che all’inizio sembrano folli, ma poi diventano verità. Disponibile su Netflix solo fino al 21 novembre: rivederlo oggi è come specchiarsi in un futuro che, purtroppo, è già arrivato.

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