Per qualcuno era arrivato il momento dei saluti, per altri, impossibile chiudere una storia che profuma di Sicilia e malinconia: dopo una quarta stagione accolta con affetto ma seguita da meno telespettatori, il futuro di Màkari si è trovato improvvisamente in bilico. Eppure qualcosa si muove dietro le quinte di Rai Fiction, e i fan di Claudio Gioè possono finalmente tornare a sperare.
Màkari, la serie che resiste nonostante tutto
Màkari nasce dai romanzi di Gaetano Savatteri e racconta le indagini, ma soprattutto la vita, del giornalista Saverio Lamanna. Dopo un errore professionale a Roma, Lamanna torna nella sua terra d’origine, in un piccolo angolo di paradiso chiamato Màkari. Da lì riparte, tra misteri da risolvere, amicizie autentiche e amori complicati. La serie, diretta da Michele Soavi e interpretata con delicatezza da Claudio Gioè, ha saputo costruire in quattro stagioni un mondo sospeso tra giallo e poesia, tra la luce della Sicilia e le ombre dell’animo umano. A fianco del protagonista, Domenico Centamore nel ruolo dell’irresistibile Peppe Piccionello e Ester Pantano nei panni di Suleima, compagna di viaggio e di cuore.

Il calo di ascolti e la paura dello stop
La quarta stagione, andata in onda nel 2025, ha registrato una media di 2,8 milioni di spettatori e uno share del 17,4%. Numeri non disastrosi, ma inferiori alle prime annate, quando Màkari sfiorava i 5 milioni e dominava il prime time di Rai 1. Da qui il timore di molti: la Rai avrebbe davvero deciso di chiudere la serie? Secondo indiscrezioni interne, la discussione è stata accesa. Da un lato i dirigenti che spingono verso titoli più “giovani” come Blanca o Un Professore; dall’altro chi considera Màkari un presidio identitario, una serie di qualità che racconta il Sud senza stereotipi. La domanda resta: c’è ancora spazio per Saverio Lamanna?
Segnali positivi: riprese previste a marzo
Fonti vicine alla produzione parlano chiaro: Rai Fiction non ha intenzione di chiudere il progetto. Anzi, le prime ipotesi di scrittura per Màkari 5 sarebbero già partite, con un calendario di riprese previsto per marzo 2026. È la conferma che la macchina produttiva è in movimento, anche se con cautela. La quinta stagione, secondo i primi rumors, potrebbe puntare su un tono più intimo e personale, tornando alle origini: meno casi da cronaca nera, più introspezione, più spazio alla Sicilia come personaggio vivo. Potrebbe anche arrivare una nuova figura femminile accanto a Lamanna, dopo la partenza di Suleima per Malta e il ritorno di Michela.
Un mondo che il pubblico non vuole perdere
Chi ama Màkari lo sa: non è solo una fiction investigativa, ma un piccolo viaggio nell’anima. I dialoghi lenti, la fotografia calda, la voce narrante di Gioè che accompagna pensieri e malinconie hanno reso la serie un rifugio televisivo raro. Anche chi non segue tutte le puntate la riconosce per ciò che rappresenta: un racconto di radici, ritorni e seconde occasioni. Per questo, nonostante gli ascolti più bassi, la Rai sembra intenzionata a dare fiducia al progetto. La presenza di un pubblico fedele, la forza del territorio e il successo su RaiPlay – dove la serie continua a registrare buone visualizzazioni – avrebbero convinto i vertici che Màkari merita un’altra stagione.
La Sicilia come promessa
Se le riprese davvero inizieranno a marzo, sarà ancora una volta la Sicilia il cuore pulsante. Tra le location già confermate, Scopello, Trapani e Palermo, set che ormai sono diventati parte del fascino stesso della serie. Ogni episodio è un omaggio a un’isola che non smette mai di raccontarsi, anche nei silenzi di Saverio Lamanna. Nel frattempo, i fan si interrogano: come evolverà il suo rapporto con Suleima? Torneranno insieme o le loro strade resteranno lontane? Domande a cui, forse, solo la quinta stagione potrà rispondere. Ma una cosa è certa: Màkari non è pronta a dire addio. Màkari resta disponibile in streaming su RaiPlay. Un modo per riscoprire le origini, in attesa di capire cosa davvero emergerà da questo “flop” solo apparente. Perché certe storie, in televisione, non finiscono mai davvero.
