Evento esplosivo in Rai: in seconda serata un film selvaggio da record di streaming, gioiello del cinema americano

Oggi Rai 4 accende la notte con un titolo che ha fatto tremare le classifiche mondiali. Alle 23:02 va in onda “Prey”, il film che ha riportato in vita la leggenda di Predator trasformandola in una storia di sopravvivenza, coraggio e riscatto. Diretto da Dan Trachtenberg, già regista dell’acclamato 10 Cloverfield Lane, questo prequel ambientato nel 1719 ha conquistato milioni di spettatori in streaming, diventando uno dei titoli più visti nella storia di Hulu e Disney+.

Su Rai 4 Prey, una caccia primordiale che diventa leggenda

Nel cuore delle Grandi Pianure, una giovane donna comanche di nome Naru sogna di dimostrare il proprio valore come cacciatrice. Ma la sua tribù non crede in lei. Troppo fragile, dicono. Troppo diversa. Quando però un predatore sconosciuto comincia a seminare morte tra gli animali e gli uomini, Naru capisce che la minaccia non viene da questo mondo. Inizia così una caccia primordiale, dove la forza bruta dell’alieno incontra l’intelligenza umana e la tenacia di una ragazza decisa a ribaltare il proprio destino. “Prey” è un viaggio di sopravvivenza e consapevolezza, un duello all’ultimo respiro immerso nella natura selvaggia, tra archi, trappole e sangue.

La regia di Trachtenberg trasforma il silenzio delle praterie in tensione pura. Ogni inquadratura è costruita come una danza tra predatore e preda. Il risultato è un film visivamente magnetico, capace di fondere il thriller con il dramma antropologico.

Un cast giovane, autentico e potente

Protagonista assoluta è Amber Midthunder, giovane attrice nativa americana che dà corpo e anima a Naru. La sua interpretazione è fisica, intensa, piena di sfumature. Al suo fianco Dakota Beavers nel ruolo del fratello Taabe, Michelle Thrush come madre Aruka, e Dane DiLiegro sotto la spietata maschera del Predator. Nel cast anche Julian Black Antelope, Stormee Kipp e Corvin Mack. Una menzione speciale per Coco, il cane Sarii, diventato un vero simbolo per i fan: le sue scene di lealtà e coraggio hanno commosso il pubblico più del previsto. Il legame tra Naru e Sarii è il cuore emotivo del film.

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Prey, stasera su Rai 4

Riconoscimenti e record

Uscito nel 2022, “Prey” è stato acclamato dalla critica internazionale come uno dei migliori capitoli dell’intera saga. Ha ricevuto nomination per regia, fotografia ed effetti speciali, ma soprattutto ha conquistato il pubblico. In pochi giorni ha registrato il debutto streaming più alto nella storia di Hulu e una pioggia di recensioni entusiaste. Molti critici lo hanno definito “il miglior film del franchise dai tempi dell’originale del 1987”. Il film è stato lodato anche per la rappresentazione culturale: esiste infatti una versione interamente doppiata in lingua comanche, un primato assoluto per il cinema americano. Un gesto di rispetto e autenticità che ha reso “Prey” un simbolo di inclusività.

Curiosità e impatto sulla saga

Tra le curiosità più affascinanti, la presenza del personaggio di Raphael Adolini, un traduttore italiano che collega direttamente questo capitolo al film Predator 2 e a un celebre fumetto ambientato nel 1718. Una chicca per i fan più attenti, che riconoscono in “Prey” un ponte narrativo fra passato e futuro della saga. Il film è stato realizzato con un uso massiccio di effetti pratici e con armi storiche fedelmente ricostruite. Niente eccessi di CGI: solo fango, sudore e istinto. Il regista ha voluto ribaltare il concetto stesso di “Predator”, trasformandolo in una riflessione sull’equilibrio tra uomo, natura e tecnologia. L’impatto di “Prey” è stato tale da aprire una nuova strada per il franchise: storie autonome, ambientazioni storiche e protagonisti umani più complessi. Hollywood ha imparato che i reboot non servono a rifare il passato, ma a riscoprirlo.

Un gioiello da riscoprire stanotte in Rai

Stanotte, su Rai 4, “Prey” torna sul piccolo schermo per mostrare come un film d’azione possa essere anche un racconto di libertà e determinazione. È la storia di una ragazza che rifiuta di essere preda, e di un mostro che non aveva previsto di trovarsi di fronte una guerriera. Un gioiello del cinema americano, selvaggio e potente, che dimostra come anche la notte possa accendersi di luce e coraggio. Da vedere con il fiato sospeso. E con il volume alto.

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