Noi del Rione Sanità esplode di talenti: non solo Bianca Nappi, il cast brilla col più camaleontico di Lolita Lobosco

Da Bari a Napoli, da un collega gentile ne Le indagini di Lolita Lobosco a un criminale spietato in Noi del Rione Sanità:Giovanni Ludeno cambia pelle e lascia il segno nella nuova fiction Rai.

Da “Le indagini di Lolita Lobosco” a “Noi del Rione Sanità”: la metamorfosi di Giovanni Ludeno

Il pubblico lo ricorda come Antonio Forte, l’uomo buono e riservato che affianca Luisa Ranieri nelle Indagini di Lolita Lobosco. Un collega fedele, empatico, sempre pronto ad aiutare la protagonista nei momenti più delicati. Ma chi accende la tv con Noi del Rione Sanità resta sorpreso: Giovanni Ludeno è irriconoscibile. Nel nuovo progetto firmato Rai Fiction e diretto da Luca Miniero, l’attore napoletano abbandona i toni dolci del vicequestore per trasformarsi nel feroce Mariano Santella, un boss della camorra che incarna il lato più oscuro del potere. Niente più sorriso gentile o battute ironiche: solo freddezza, rabbia e una presenza che gela lo schermo. Una prova che conferma la sua versatilità attoriale. In pochi riescono a passare, con la stessa naturalezza, dal linguaggio luminoso di Lolita Lobosco alla tensione morale di Noi del Rione Sanità. Ludeno lo fa con eleganza e forza, rendendo credibile ogni sfumatura.

Noi del Rione Sanità
Giovanni Ludeno a sinistra ne Le indagini di Lolita Lobosco a destra in Noi del Rione Sanità

La fiction che unisce dramma e speranza

Noi del Rione Sanità nasce da un’idea ispirata alla vera storia di Don Antonio Loffredo, il parroco che ha trasformato uno dei quartieri più complessi di Napoli in un laboratorio di arte e rinascita. Al centro del racconto c’è Don Giuseppe Santoro (interpretato da Carmine Recano), sacerdote che tenta di salvare i ragazzi del rione da un destino segnato. Accanto a lui, una squadra di volti intensi: Nicole Grimaudo, Chiara Celotto, Vincenzo Nemolato, Tony Laudadio e Bianca Nappi. Proprio lei, che il pubblico ha amato come Marietta in Lolita Lobosco, torna nei panni di Suor Celeste, una donna di fede e dolore. Un ponte ideale tra due mondi Rai diversi, ma accomunati da storie forti e personaggi autentici. La serie mostra il contrasto tra chi sceglie la luce e chi si lascia divorare dall’ombra. E in questo equilibrio precario, Giovanni Ludeno è il perfetto antagonista: elegante e inquietante, capace di far tremare con un solo sguardo.

Dal cuore alla crudeltà: la sfida dell’attore

Nei panni di Antonio Forte, Ludeno aveva conquistato i fan di Lolita Lobosco con la sua umanità disarmante. In Noi del Rione Sanità porta sullo schermo l’esatto opposto: un uomo duro, plasmato dalla violenza, che diventa simbolo di tutto ciò che Don Giuseppe combatte. È un salto estremo, ma gestito con maestria. La sua interpretazione, definita sui social “potente e disturbante”, è una delle più commentate della fiction. C’è chi lo paragona al miglior Marco D’Amore di Gomorra, per intensità e carisma. E in effetti, tra i vicoli del Rione Sanità, Ludeno riesce a dare voce a una criminalità umana, mai caricaturale, sempre credibile.

Perché piace al pubblico

Le storie di riscatto e perdizione continuano a emozionare il pubblico Rai. Noi del Rione Sanità non è solo una serie di denuncia, ma un racconto di ferite e rinascite. Al centro ci sono persone che lottano per cambiare il proprio destino. E in mezzo a loro, attori che si reinventano, mostrando nuove facce di sé. Giovanni Ludeno è la sorpresa più luminosa: il suo doppio volto, da eroe gentile a villain implacabile, dimostra quanto la televisione italiana possa ancora stupire. Un talento che brilla nel buio, proprio come le storie che ama raccontare.

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