Numeri record su Netflix, un’orrenda storia vera: il titolo che nessuno riesce a guardare fino alla fine

Il caso reale che ha sconvolto l’America e conquistato Netflix.

The Perfect Neighbor non è il solito documentario true crime. È un’esperienza che travolge. Diretto da Geeta Gandbhir e approdato su Netflix il 17 ottobre 2025, è oggi tra i film più visti in tutto il mondo, in cima alle classifiche della piattaforma. Un successo che nasce da un disagio profondo: quello che si prova assistendo a una tragedia raccontata con le immagini vere delle body-cam della polizia, senza filtri, senza ricostruzioni, senza voce narrante a proteggere lo spettatore. La storia è reale e drammatica. A giugno del 2023, in una tranquilla comunità di Ocala, Florida, Ajike “AJ” Shantrell Owens, madre nera di quattro figli, viene uccisa da Susan Lorincz, la sua vicina bianca, dopo mesi di tensioni, insulti e minacce.

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Una scena dal documentario, tra i più visti di oggi su Netflix

Owens bussa alla porta di Lorincz per chiedere spiegazioni e un colpo di pistola attraverso il legno chiuso mette fine alla sua vita. La regista, già nota per la sua sensibilità nel trattare temi sociali, ha scelto di non mediare la realtà. Il film mostra, senza commenti esterni, ciò che le body-cam degli agenti hanno registrato: il caos, la paura, le urla, l’assurdità di una vita spenta in pochi secondi. È un linguaggio visivo che disturba, ma proprio per questo riesce a parlare con una forza rara. Lo spettatore diventa testimone, non semplice osservatore. Ed è forse questo il motivo per cui The Perfect Neighbor è diventato un caso mediatico e un fenomeno su Netflix: più che un film, è un’esperienza collettiva che costringe a riflettere su giustizia, razzismo e leggi sulla difesa personale.

Un successo che parla di coscienza su Netflix

Premiato al Sundance Film Festival 2025 come Miglior Regia nella sezione documentari, il film ha raccolto ottime recensioni, entrando di diritto tra i titoli più discussi dell’anno. In pochi giorni, dopo l’arrivo in streaming, ha superato film e serie blasonate, diventando il titolo più visto negli Stati Uniti su Netflix. Le testate americane lo definiscono “uno dei documentari più potenti mai realizzati” e, non a caso, The Perfect Neighbor è già indicato tra i possibili candidati agli Oscar 2026. Perché dietro il titolo apparentemente tranquillo si nasconde una riflessione sul confine tra paura e pregiudizio. Perché mostra quanto la realtà possa essere più dura e spaventosa della finzione. E perché, nel mondo in cui viviamo, il confine tra la sicurezza personale e la violenza ingiustificata è sempre più sottile.

Chi ha visto The Perfect Neighbor racconta di essere rimasto turbato, ma anche incapace di distogliere lo sguardo. È un film che non consola, non assolve, non cerca eroi. Mostra la verità, nuda e scomoda. E proprio per questo, è diventato uno dei titoli imperdibili su Netflix: un documentario che non solo racconta un crimine, ma mette a nudo l’anima di un Paese diviso, e la fragilità di quella parola che tutti pensiamo di conoscere: vicinato.

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