Ci sono film che arrivano in punta di piedi, ma lasciano un segno profondo: è il caso di “Joy”, in onda stasera in tv alle 21:15 su LA7 Cinema (canale 29), firmato dal regista David O. Russell e ispirato alla vita di Joy Mangano, l’inventrice del celebre Miracle Mop. Una storia vera, tutta al femminile, che mescola cadute e rinascite, sogni e sconfitte, con la forza di chi non si arrende mai.
Protagonista assoluta è Jennifer Lawrence, che qui dà vita a una donna comune destinata a un’impresa straordinaria. Accanto a lei, un cast di nomi imponenti: Robert De Niro nel ruolo del padre burbero Rudy, Bradley Cooper come il manager che crede nel suo talento, Édgar Ramírez nei panni dell’ex marito, e una tenera Diane Ladd nel ruolo della nonna che non smette di sognare per lei.
Ambientato nella periferia americana degli anni ’90, il film segue Joy mentre lotta per mantenere la famiglia e dare vita a un’invenzione che le cambierà la vita: una scopa auto-strizzante che le permetterà di costruire un impero. Ma il cuore del racconto non è l’oggetto, bensì la determinazione di una donna che osa sfidare il mondo.
Russell intreccia dramma, ironia e toni fiabeschi, costruendo quella che lui stesso definì “una fiaba industriale americana”. Una favola moderna in cui la magia non nasce da bacchette o incantesimi, ma dal coraggio e dall’ingegno. All’uscita nel 2015, “Joy” divise la critica. Molti lo considerarono un passo indietro rispetto a successi come Il lato positivo o American Hustle. Eppure, col tempo, il film ha trovato la sua vera dimensione: quella del ritratto umano e sincero di una donna qualunque che diventa simbolo di resilienza.

Stasera in tv Joy con Jennifer Lawrence e Robert De Niro: tutto quello che c’è da sapere sul film
Il pubblico premiò la sua autenticità, e l’interpretazione di Jennifer Lawrence fu così potente da regalarle il Golden Globe come miglior attrice in una commedia o musical e la nomination all’Oscar 2016. A soli venticinque anni, divenne la più giovane interprete della storia ad aver collezionato quattro candidature all’Academy. Un traguardo che consacrò la sua stella e, paradossalmente, fece “vacillare” persino un gigante come Robert De Niro, che sul set rimase colpito dalla naturalezza e dal carisma dell’attrice.
Girato a Boston e nei dintorni, ma ambientato a Long Island, “Joy” è un viaggio nel cuore del sogno americano, ma filtrato dallo sguardo femminile. Isabella Rossellini compare come l’investitrice Trudy, in un ruolo che omaggia le radici europee e il coraggio delle donne che rischiano tutto per reinventarsi. La sceneggiatura, firmata da Russell e Annie Mumolo (già autrice di Le amiche della sposa), si prende libertà narrative ma conserva l’essenza della storia vera: una madre single che, partendo dal nulla, costruisce un impero con la forza dell’intuizione. Un ritratto che anticipa il filone dei biopic femminili di successo, da Molly’s Game a The Glass Castle, fino alle serie tv su imprenditrici e innovatrici.
“Joy” non è solo un film sulla tenacia. È una riflessione sulla creatività, sull’errore, sul senso di giustizia personale. È la dimostrazione che, anche quando il mondo ti sottovaluta, puoi riscrivere il finale della tua storia. E forse è per questo che, a distanza di anni, continua a emozionare più di molte produzioni patinate di Hollywood. Stasera in tv, rivederlo significa scoprire – o riscoprire – che i veri eroi non sempre indossano mantelli: a volte impugnano una scopa e credono nel proprio sogno. E quella scintilla, nel volto di Jennifer Lawrence, brilla ancora.
