Assaltò Hollywood e rapì il mondo intero: su RaiPlay il kolossal italiano che consacrò Kirk Douglas eroe eterno del mare

C’è un film che ha segnato la rinascita del cinema italiano dopo la guerra, unendo l’epica di Omero alla potenza visiva di Hollywood: quel film è Ulisse, diretto da Mario Camerini nel 1954 e oggi disponibile su RaiPlay in tutta la sua magnificenza in Technicolor. Un’opera monumentale che mise insieme due mondi: la tradizione artigianale italiana e il sogno americano più spettacolare.

Ulisse è su RaiPlay: il viaggio dell’eroe e dell’uomo

Dopo la guerra di Troia, Ulisse intraprende un viaggio tormentato verso Itaca. Affronta mostri, tempeste e la collera degli dèi. Naufraga sull’isola dei Feaci, dove la giovane Nausicaa lo accoglie senza sapere chi sia. Privo di memoria, Ulisse ricorda solo frammenti del suo passato di eroe. Quando la memoria riaffiora, chiede una nave per tornare a casa. Travestito da mendicante, trova Penelope circondata dai Proci, decisi a usurpare il trono. Solo lui riesce a tendere il proprio arco, svelando la sua identità e riconquistando regno e amore.

Un cast leggendario per un mito senza tempo

A interpretare Ulisse è un Kirk Douglas magnetico e tormentato. Accanto a lui, una straordinaria Silvana Mangano in un doppio ruolo che divenne iconico: la sposa fedele Penelope e la maga ammaliatrice Circe. Nel cast brillano anche Anthony Quinn (Antinoo), Rossana Podestà (Nausicaa), Franco Interlenghi (Telemaco),
e Evi Maltagliati (Anticlea). Dietro la macchina da presa, un lavoro corale: la sceneggiatura è firmata da Franco Brusati, Ennio De Concini, Ben Hecht e Irwin Shaw. La fotografia in Technicolor è di Harold Rosson, maestro americano dei colori e della luce.

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Ulisse su RaiPlay

Un successo che cambiò la storia del cinema

Ulisse fu un trionfo al botteghino. Nella stagione 1954-1955 risultò il maggiore incasso in Italia, superando ogni aspettativa. Nonostante l’assenza di premi internazionali, il film riaccese il mito classico sul grande schermo e aprì la strada al genere “peplum”, quell’universo di eroi, divinità e battaglie che avrebbe dominato il decennio successivo. Fu la scintilla che portò a pellicole come Ercole (1958) e Ercole contro i tiranni di Babilonia.

Curiosità e segreti di una produzione titanica

Il film, prodotto da Dino De Laurentiis e Carlo Ponti, aveva un budget altissimo per l’epoca: circa 500 milioni di lire. Fu una delle prime vere coproduzioni italo-americane del dopoguerra. Dietro alcune sequenze leggendarie, come quella del ciclope Polifemo, si cela la mano geniale di Mario Bava, direttore della fotografia e co-regista non accreditato. Il progetto doveva inizialmente essere affidato a Georg Wilhelm Pabst, che abbandonò poco prima delle riprese. La doppia interpretazione di Silvana Mangano — fedele Penelope e seducente Circe — rimane una delle più iconiche della storia del cinema italiano.

Perché rivederlo oggi su RaiPlay

Riguardare oggi Ulisse significa riscoprire la radice epica del nostro cinema. Un film che parla di viaggi, memoria e ritorni. Un’opera che fonde l’anima americana del kolossal con la poesia mediterranea di Camerini. Su RaiPlay, questa versione restaurata restituisce la potenza visiva del Technicolor e la voce profonda di Kirk Douglas, un eroe eterno del mare che non smette di cercare la strada di casa. Ogni fotogramma è un’ode al coraggio e alla nostalgia. Un classico che continua a parlarci, perché ogni epoca ha il suo Ulisse.

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