Apoteosi al cinema, emozioni da Oscar: stasera in tv il cult britannico che fece ballare il mondo intero

Non servono supereroi per cambiare le cose, ma a volte bastano sei uomini qualunque, un sogno improbabile e la voglia di non arrendersi: è questo lo spirito di “Full Monty – Squattrinati organizzati”, la commedia britannica che nel 1997 conquistò il mondo e che torna stasera in tv. Un film piccolo, girato con un budget minimo, ma capace di diventare una leggenda da Oscar. Oggi sbarca su LA7 CINEMA – canale 29 – alle 21:15, pronto a ricordarci che il coraggio può far ridere, ballare e commuovere allo stesso tempo.

Stasera in tv Full Monty – Squattrinati organizzati: sei uomini, una città ferita e una follia che diventa riscatto

Siamo a Sheffield, nel cuore industriale dell’Inghilterra, dove la chiusura delle acciaierie ha lasciato centinaia di uomini senza lavoro. Tra loro c’è Gaz (Robert Carlyle), padre separato che rischia di perdere il diritto di vedere il figlio Nathan. In un momento di disperazione e orgoglio, Gaz ha un’idea tanto folle quanto geniale: organizzare uno striptease maschile per racimolare un po’ di soldi. Accanto a lui si uniscono gli amici e compagni di sventura: Dave (Mark Addy), schiacciato dal senso di fallimento; Gerald (Tom Wilkinson), ex caporeparto che nasconde la disoccupazione alla moglie; Lomper (Steve Huison), Horse (Paul Barber) e Guy (Hugo Speer), ognuno con le proprie fragilità e paure. Insieme, questi uomini comuni costruiscono un sogno fragile e irresistibile: salire su un palco e spogliarsi di tutto, anche della vergogna. Non per soldi. Ma per sentirsi di nuovo vivi.

Stasera in tv
Full Monty – Squattrinati organizzati, stasera in tv

Un cast impeccabile e una musica che ha fatto la storia

Diretto da Peter Cattaneo e prodotto dal visionario Uberto Pasolini (pronipote di Luchino Visconti), “Full Monty” è una perfetta alchimia di ironia, malinconia e dignità operaia. Il film non deride mai i suoi protagonisti: li celebra. Li guarda da vicino, con affetto e ironia, mentre scoprono che la solidarietà può essere più forte dell’imbarazzo. La colonna sonora – firmata da Anne Dudley, premiata con l’Oscar – è diventata iconica: da “Hot Stuff” a “You Can Leave Your Hat On”, ogni brano è un invito alla libertà e all’autenticità.

Riconoscimenti e successo mondiale

“Full Monty” fu un fenomeno planetario. Incassò oltre 250 milioni di dollari con un budget di appena 3,5 milioni. Ottenendo quattro nomination agli Oscar (tra cui Miglior Film e Miglior Regia), vinse la statuetta per la Miglior Colonna Sonora. Ai BAFTA, ne portò a casa tre su undici nomination, incluso quello come Miglior Film Britannico. Il British Film Institute lo ha inserito tra i 25 migliori film inglesi del XX secolo. Ma la sua forza va oltre i numeri: è la storia di un miracolo cinematografico, nato dal basso, che ha reso immortale un gruppo di uomini comuni.

Curiosità e impatto culturale

Il film uscì nel 1997, anno in cui il Regno Unito era scosso dalla morte della principessa Diana. Il suo successo fu anche una risposta collettiva al bisogno di leggerezza e umanità. In molte sale americane venne proiettata una versione doppiata “semplificata”, per rendere più comprensibile lo slang di Sheffield al pubblico statunitense.  L’impatto del film è stato enorme. Ha ispirato musical teatrali, remake, serie TV e intere generazioni di commedie sociali, da “Billy Elliot” a “The Calendar Girls”. “Full Monty” ha dimostrato che il cinema può raccontare la precarietà e la speranza con lo stesso sorriso.

Perché rivederlo oggi

Rivederlo oggi significa ricordare che anche nella crisi più nera può nascere qualcosa di luminoso. Che la dignità, la solidarietà e la risata sono forme di resistenza. “Full Monty” è un film che non invecchia, perché parla di chi si rialza, di chi trova il coraggio di ballare anche quando la musica sembra finita. Un invito a non mollare mai, e a sorridere anche di fronte al peggio. Stasera in tv su LA7 CINEMA, alle 21:15, questa piccola apoteosi di ironia e umanità torna a ricordarci che, a volte, il vero spettacolo è la vita stessa.

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