Fiorello non conosce soste: ogni suo ritorno in Rai è un terremoto. Ogni suo progetto, un colpo di scena. Dopo Viva Rai2!, dopo le mattinate di follia al Foro Italico, è arrivato il momento di una nuova sfida. E questa volta la notizia scuote l’intero palinsesto.
La Rai starebbe valutando di far approdare La Pennicanza, il programma radiofonico che dal 19 maggio 2025 ha dominato per diverse settimane il primo pomeriggio di Rai Radio 2, anche in tv. Non in fascia mattutina, non in prima serata. Bensì in seconda serata su Rai 2. Un azzardo che potrebbe cambiare le notti della rete e riaccendere l’attenzione sul canale considerato da sempre più coraggioso e sperimentale.
Chi lo conosce lo sa: Fiorello vive di improvvisazione. La Pennicanza non ha schemi, non ha regole, non ha una scaletta. È puro istinto, è ritmo, è caos creativo. Accanto a lui, l’amico e complice Fabrizio Biggio, con cui forma una coppia esplosiva già rodata a Viva Rai2!. Un duo che ha fatto scuola, riportando l’intrattenimento a un livello di spontaneità che il pubblico reclamava da anni. Il titolo del programma è un manifesto: la pennichella pomeridiana, quell’ora sospesa che Fiorello trasforma in energia. Ma ora lo showman sembra pronto a far saltare le regole e spostare quell’universo comico nel cuore della notte televisiva. Non più solo in radio, non più solo streaming su RaiPlay, ma una vera finestra in seconda serata capace di diventare appuntamento cult.

Fiorello in Rai: la forza di un caos che diventa televisione
La domanda che circola in Rai è semplice: funzionerà anche di notte? La risposta la conoscono già i fan. Quando Fiorello accende i microfoni, succede di tutto. Arrivano imitazioni, telefonate in diretta, collegamenti a sorpresa. Memorabile la sua amicizia di vecchia data con Amadeus. A firmare i testi, dietro le quinte, c’è una squadra che conosce alla perfezione il linguaggio dello showman: Francesco Bozzi, Pigi Montebelli, Federico Taddia, Enrico Nocera ed Edoardo Scognamiglio. La musica è curata da Enrico Cremonesi, mentre la sigla ha un aneddoto che già appartiene alla leggenda: improvvisata in diretta da Jovanotti, richiamato al volo da Fiorello per dare ritmo alla prima puntata. La regia televisiva porta la firma di Piergiorgio Camilli, mentre quella radiofonica è affidata a Marco Lolli. Un gruppo solido, che sa gestire il caos creativo del conduttore trasformandolo in intrattenimento puro.
Se la Rai confermerà davvero l’operazione, La Pennicanza in seconda serata potrebbe diventare il programma che mancava: non il talk serio, non il varietà classico, ma una forma nuova di comicità fluida. Un ponte tra radio, tv e streaming. Un laboratorio che solo uno come Fiorello può sostenere con la sua energia inesauribile. La scelta di Rai 2 non è casuale. È il canale che negli ultimi anni ha ospitato i progetti più audaci, quelli che hanno diviso e fatto discutere. Inserire Fiorello in questo mosaico significa dargli un’arma in più. E restituire al pubblico quella sensazione che con lui tutto può accadere, anche quando la giornata sembra finita.
È questa libertà assoluta che rende La Pennicanza diversa. Ed è questa libertà che potrebbe incendiare le notti della Rai. La tv generalista ha bisogno di sorprese. Il pubblico le reclama. E quando c’è di mezzo Fiorello, ogni sorpresa diventa evento. Che sia a ora di pranzo, che sia durante la pennichella o, presto, nella notte di Rai 2. L’unica certezza è che lo showman siciliano continua a essere il protagonista assoluto dello spettacolo italiano.
