Ci sono film che sembrano arrivare al momento giusto e “Zamora“, esordio registico di Neri Marcorè, è uno di quei rari casi: una commedia leggera e profonda che dopo aver conquistato festival e riconoscimenti, approda in prima serata su Rai 1. L’opera nasce dall’omonimo romanzo di Roberto Perrone e ci trasporta nella Milano degli anni Sessanta. Un’epoca fatta di cambiamenti, di sogni di crescita e di contraddizioni. Marcorè la racconta con occhio affettuoso e ironico, rievocando la grande tradizione delle commedie italiane.
Trama, cast e segreti di un debutto sorprendente: Zamora arriva su Rai 1
Il protagonista è Walter Vismara, interpretato da Alberto Paradossi. Un ragioniere timido e metodico, che da Vigevano viene catapultato a Milano quando la sua fabbrica chiude. Il nuovo lavoro lo porta in un’azienda moderna, guidata dal carismatico Cavalier Tosetto (Giovanni Storti), tifoso sfegatato dell’Inter. C’è però una regola non scritta: i dipendenti devono partecipare a partite di calcio settimanali, scapoli contro ammogliati. Walter, che non ha alcun talento calcistico, si ritrova costretto a difendere la porta. Le sue goffe performance attirano prese in giro, soprattutto dall’ingegner Gusperti (Walter Leonardi), che lo soprannomina “Zamora” come il leggendario portiere spagnolo.
Accanto a lui troviamo Marta Gastini nei panni di Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, e Anna Ferraioli Ravel che interpreta Elvira Vismara. Lo stesso Neri Marcorè veste i panni di Giorgio Cavazzoni, un ex portiere caduto in disgrazia che diventerà parte della “rivincita” del protagonista. Completano il cast Giovanni Esposito, Alessandro Besentini, Pia Lanciotti e Francesco Brandi. È una commedia di anti-eroi, di sconfitte quotidiane trasformate in riscatto, raccontata con delicatezza e umorismo. Un film che riesce a far sorridere senza rinunciare alla profondità emotiva.

Premi, curiosità e l’impatto sul cinema italiano
“Zamora” non è passato inosservato. Ha ricevuto la candidatura ai David di Donatello 2025 per il miglior regista esordiente e una menzione speciale alla fotografia per Duccio Cimatti al Bari International Film Festival. Anna Ferraioli Ravel è stata nominata come miglior attrice non protagonista. Ma soprattutto, il film è stato premiato al Toronto International Film Festival nel settembre 2024.
Dietro la scelta dell’ambientazione anni Sessanta, c’è un’idea precisa. Marcorè ha dichiarato di aver voluto raccontare un’epoca che sembra lontana ma che conserva una sorprendente attualità. La Milano retrò diventa specchio dei conflitti interiori e della crescita personale del protagonista. Le atmosfere ricordano il cinema di Pupi Avati e le commedie all’italiana, con echi dei film fantozziani e di quell’umorismo tenero e malinconico che fa parte della nostra cultura popolare. Il risultato è un film che si muove tra leggerezza e riflessione, tradizione e modernità.
L’impatto sul cinema italiano è stato evidente. Con “Zamora”, Marcorè ha aperto una strada a nuove commedie capaci di guardare al passato senza nostalgia sterile, ma con una lente affettuosa e moderna. Il suo lavoro ha ispirato altre opere che mettono al centro personaggi comuni, fragili, ma in grado di trovare la forza di reagire. In un panorama spesso dominato da produzioni commerciali o da drammi cupi, “Zamora” ha riportato la commedia italiana a un equilibrio raro. Ha mostrato che si può parlare di emancipazione, di lavoro, di sogni infranti e di riscatto con un sorriso delicato. Ed è forse questo il segreto del suo successo, in sala e nei festival.
Perché non perderlo in prima serata Rai
Guardare “Zamora” oggi significa rivivere un’epoca, ma anche riflettere sul presente. La storia di Walter Vismara è universale: chi non si è mai sentito fuori posto, deriso, sottovalutato? E chi non ha mai cercato, con fatica e coraggio, il proprio riscatto? La Rai porta in prima serata un film che non è solo intrattenimento, ma un tassello di un discorso più ampio sul valore del cinema italiano contemporaneo. Un’opera che ha fatto sorridere Toronto, emozionato Bari, e che ora può arrivare nelle case di tutti. Un debutto che sa di rinascita. Per Marcorè, certo, ma anche per il nostro cinema. Ecco perché questa serata – presto annunciata nei palinsesti – è davvero un evento da non perdere.
