Sembrava un piatto semplice, invece Alessandro Borghese lo ha trasformato in un piccolo capolavoro. Su Instagram lo chef più amato della tv ha stupito tutti con una ricetta che unisce mare e terra in modo inatteso: spaghetto alla chitarra con zafferano, cozze, pecorino e basilico fresco. Un piatto che brilla per colori e profumi, capace di evocare subito l’estate ormai conclusa, ma con un’eleganza da ristorante stellato autunnale (e da programma televisivo, dato che è una ricetta destinata allo show Alessandro Borghese Kitchen Sound).
La ricetta passo dopo passo come Alessandro Borghese
Borghese parte dalle cozze fresche, da pulire con cura eliminando il bisso. In una padella larga scalda un filo di olio evo con aglio schiacciato, peperoncino e gambi di prezzemolo, poi aggiunge le cozze opportunamente pulite e sfuma con vino bianco. Basta coprire e lasciarle aprire con il calore.
Intanto in pentola cuoce lo spaghetto alla chitarra, simbolo della tradizione abruzzese. Una pasta ruvida, perfetta per raccogliere il condimento al meglio. Quando le cozze sono pronte, Borghese sguscia i frutti e ne mette da parte qualcuno intero per l’impiattamento finale che sa di opera d’arte. Nel frattempo, non butta via nulla: il liquido di cottura viene filtrato e profumato con qualche pistillo di zafferano, lasciato in infusione per qualche minuto. È questo il dettaglio che trasforma il piatto: il brodo di mare si tinge d’oro e sprigiona un aroma semplicemente inconfondibile.
A questo punto, nella stessa padella usata in precedenza, Borghese soffrigge aglio tritato con un filo di olio. Aggiunge il liquido allo zafferano, versa la pasta al dente e manteca con pecorino grattugiato e foglie di basilico fresco. Un gioco di sapori: il mare delle cozze, la terra del formaggio, la freschezza delle erbe. Il mix è profumato e soprattutto gustoso anche solo alla vista.

L’impiattamento dello spaghetto alla chitarra con zafferano, cozze, pecorino e basilico di Alessandro Borghese
Lo chef non lascia nulla al caso. Lo spaghetto viene arrotolato con cura al centro del piatto, guarnito con le cozze intere, qualche fogliolina di basilico e una generosa macinata di pepe nero. Il risultato è scenografico: giallo brillante dello zafferano, nero lucido delle conchiglie, verde intenso delle erbe. Un piatto che racconta tutta la filosofia di Borghese: tradizione rivisitata con leggerezza, senza paura di osare.
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Non è solo una pasta, è un’esperienza sensoriale che conquista lo sguardo prima ancora del palato. E c’è da scommetterci: dopo questo post, molti proveranno a replicare la ricetta a casa. Perché davanti a uno spaghetto così, resistere è davvero impossibile. D’altro canto non sembrerebbe essere un procedimento molto difficile e per una domenica rappresenterebbe un piatto ideale. Per chi è a dieta ferrea, invece, il consiglio è quello di salvare il post per le feste di Natale!
