Stasera in tv alle 21:15 su Italia 2 torna in onda La cosa, il capolavoro di John Carpenter che nel 1982 rivoluzionò il cinema mescolando orrore e fantascienza. Un film che all’epoca fu stroncato, ma che negli anni è diventato uno dei cult più celebrati al mondo. Non un semplice horror, ma un racconto di paranoia e sfiducia che ha influenzato intere generazioni di registi.
Stasera in tv La cosa, capolavoro di John Carpenter: trama, atmosfere e cast
La storia è tratta dal racconto Who Goes There? di John W. Campbell. Siamo in Antartide, in una base scientifica americana isolata dal mondo. L’arrivo di un husky inseguito da due norvegesi scatena una catena di eventi inquietanti. Il cane, accolto dai ricercatori, nasconde in realtà una creatura aliena capace di assumere le sembianze di chiunque. La paura diventa subito ingestibile: nessuno sa più di chi fidarsi. L’orrore non è solo visivo, ma psicologico, perché ogni volto potrebbe essere quello del mostro.
Il protagonista è MacReady, pilota di elicotteri interpretato da Kurt Russell. Tocca a lui guidare un gruppo di uomini spaventati e divisi, in un crescendo di sospetto che mette a nudo la fragilità dei legami umani. La tensione resta altissima fino all’ultima, leggendaria sequenza, che ancora oggi divide il pubblico e lascia senza fiato. Carpenter scelse un cast corale, lontano da figure eroiche classiche. Accanto a Russell troviamo Wilford Brimley, Keith David, T.K. Carter, Donald Moffat e Richard Masur. Non ci sono ruoli femminili, se non la voce del computer interpretata da Adrienne Barbeau, moglie di Carpenter all’epoca. Una scelta radicale, che accentua il senso di isolamento e claustrofobia.

Riconoscimenti e rivalutazione
Al momento dell’uscita, La cosa fu un insuccesso. La critica lo stroncò, persino Roger Ebert lo definì eccessivo, e la colonna sonora di Ennio Morricone ottenne addirittura una nomination ai Razzie Awards come peggior musica. Anche il pubblico non rispose: il flop costò a Carpenter la regia de L’incendiaria. Eppure il tempo ha ribaltato il verdetto. Oggi il film è considerato una pietra miliare del fantahorror. È regolarmente citato nelle classifiche dei migliori film del genere, studiato per i suoi effetti speciali rivoluzionari e per la capacità di trasmettere paura attraverso l’atmosfera. La colonna sonora, rivalutata anch’essa, è stata recuperata da Quentin Tarantino in The Hateful Eight, con cui Morricone vinse l’Oscar nel 2016.
Curiosità dal set, impatto ed eredità
- Gli effetti speciali artigianali, firmati da Rob Bottin, segnarono un nuovo standard per il cinema dell’epoca.
- Morricone compose la colonna sonora senza vedere il film completo, basandosi sui racconti di Carpenter.
- L’assenza di un eroe tradizionale e il finale aperto hanno reso il film oggetto di infinite interpretazioni.
- Nel 2011 è uscito un prequel che racconta gli eventi della base norvegese.
La cosa è molto più di un horror. È una riflessione sulla paura dell’altro, sulla perdita di fiducia e sulla fragilità delle relazioni in situazioni estreme. Ha influenzato film, serie tv, videogiochi e fumetti, diventando un riferimento imprescindibile per chiunque lavori sul genere. Rivederlo stasera in tv significa confrontarsi con un capolavoro che resta moderno e disturbante, capace di inquietare lo spettatore tanto quanto nel 1982. Per questo, la sua messa in onda è un appuntamento imperdibile per ogni amante del cinema.
