AG4IN invade i cinema, ma De Laurentiis sorprende Napoli: quel passaggio in conferenza scuote i tifosi, qualcosa non torna davvero

AG4IN – Il film del quarto scudetto del Napoli è arrivato ieri nelle sale. Un evento atteso, carico di emozioni, memoria e identità. Non è solo un docufilm. È una celebrazione di una stagione storica, un pezzo di cultura popolare che il popolo partenopeo ha deciso di vivere anche al cinema.

In Campania i primi spettacoli hanno registrato file lunghe e un entusiasmo quasi da stadio. Le immagini del Napoli di Antonio Conte, la festa del 23 maggio 2025, i cori in Piazza del Plebiscito, tutto torna a vibrare in 4K. L’opera diretta da Giuseppe Marco Albano e prodotta da Filmauro racconta con dettagli esclusivi come gli azzurri abbiano raggiunto il loro quarto titolo nazionale. Eppure, nonostante la festa, un dettaglio della conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis ha scatenato domande e discussioni.

Durante la presentazione, il presidente ha sottolineato quanto fosse importante fissare su pellicola quella cavalcata. Ma ha anche aggiunto una frase inattesa: stanno già girando un altro film su questa stagione. Nessuno se lo aspettava. Non in questo momento. Non con tanta sicurezza. E qui nasce il mistero. I tifosi hanno subito commentato sui social. «Ma come fa a saperlo?» scrive un utente. «Vuol dire che vinceremo ancora?» rilancia un altro. Quel passaggio, lasciato quasi di sfuggita, ha scosso la comunità. Perché il calcio a Napoli non è solo sport. È visione, destino, profezia collettiva.

AG4IN gioca già nel titolo con l’idea del ritorno. “Again”, ancora, insieme al numero 4 che segna il quarto scudetto. Ma adesso i tifosi leggono in quel “ancora” una possibilità in più. Un segnale che il cammino non si chiude con questo film. Che forse c’è già spazio per un’altra cavalcata vincente. E che De Laurentiis, con quella frase, abbia voluto lanciare un indizio.

AG4IN: un film che emoziona e un indizio che divide

La trama del docufilm è intensa. Parte dai dubbi lasciati dalla stagione precedente. Mostra il nuovo entusiasmo nato con l’arrivo di Conte. Racconta lo spogliatoio, le partite più difficili, i momenti in cui sembrava che tutto potesse sfuggire. Poi i gol decisivi. Le vittorie sudate. E infine la festa travolgente. È un viaggio nel cuore della città. Un modo per rivedere sul grande schermo l’orgoglio di Napoli. La regia di Giuseppe Marco Albano punta molto sul linguaggio visivo. Non solo sport, ma anche cultura e musica. Pino Daniele accompagna la narrazione con il brano “Again”. I vicoli, i murales, i volti dei tifosi fanno parte del racconto tanto quanto le immagini del campo. È per questo che la critica ha parlato di un’opera che va oltre il calcio. Che rappresenta l’identità di un popolo attraverso la sua squadra.

Ag4in
Antonio Conte in AG4IN

Eppure, nonostante l’applauso generale, il passaggio in conferenza di Aurelio De Laurentiis è diventato l’argomento centrale. C’è chi lo legge come semplice entusiasmo produttivo. C’è chi invece pensa a un vero progetto già avviato. Un altro film sul Napoli, magari legato a un altro scudetto. Un seguito non dichiarato, ma lasciato intuire. E proprio questo dubbio alimenta la curiosità.

Sui forum dei tifosi le discussioni si moltiplicano. Alcuni parlano di eccesso di fiducia. Altri di un piano preciso per costruire un ciclo vincente. Altri ancora vedono in quelle parole un messaggio motivazionale rivolto alla squadra stessa. In ogni caso, l’effetto è stato dirompente: l’uscita del film si è trasformata in un annuncio sul futuro.

Il cinema, ancora una volta, si intreccia al calcio. Non come semplice cornice, ma come strumento per raccontare e, forse, anticipare la storia. Napoli ha dimostrato di poter trasformare la realtà in mito. E AG4IN è solo l’ultimo capitolo di un racconto che potrebbe avere già un seguito. O qualcos’altro di ancora più grande. Il mistero resta, e forse è proprio questo a rendere l’opera già cult. Intanto, le sale si riempiono. I tifosi cantano. Napoli rivive la sua vittoria e si chiede cosa arriverà dopo. Un film non basta mai. E quando a parlare è un De Laurentiis, si sa, dietro le parole può esserci molto di più.

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