Fiction dimenticata, ma oggi orgoglio di RaiPlay: capolavoro storico che manca da troppo in tv

Napoli, fine Settecento: in questo scenario prende forma Luisa Sanfelice, la fiction diretta dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani, oggi riscoperta su RaiPlay. Una miniserie del 2004 che intreccia storia e sentimento. Un racconto che ha segnato un’epoca e che oggi, a distanza di vent’anni, torna a emozionare più che mai.

La protagonista è Laetitia Casta, icona francese, che veste i panni della giovane Luisa. Con lei un cast internazionale: Adriano Giannini, Cecilia Roth, Emilio Solfrizzi, Marie Bäumer, Linda Batista, Lello Arena, Mariano Rigillo, Carmelo Gómez, Johannes Silberschneider, Jean-Yves Berteloot. Una squadra imponente che rende la vicenda viva e bruciante.

Prodotta da Rai Fiction e Cattleya, con partner internazionali, la serie ha portato sul piccolo schermo il romanzo storico di Alexandre Dumas. Una sfida enorme: dare corpo e anima a una storia di rivoluzione, amori proibiti e destino crudele. I Taviani, maestri della narrazione epica, hanno costruito un mondo fatto di ombre e luci, restituendo la forza di un passato che brucia ancora oggi.

Il cuore pulsante è la vicenda di Luisa Sanfelice. Giovane sposa di un nobile più anziano, si ritrova coinvolta suo malgrado nella bufera politica. Quando salva e protegge il giacobino Salvato Palmieri, nasce un amore che sfida ogni logica e ogni potere. Sullo sfondo, la Repubblica Partenopea, i Borbone, i sanfedisti del cardinale Ruffo, le passioni e le vendette che infiammano Napoli tra il 1798 e il 1800.

È un viaggio nella tempesta. La città passa dai francesi ai Borbone e poi di nuovo ai francesi. In questo vortice, Luisa diventa simbolo e vittima. Involontaria eroina di una rivoluzione spezzata, condannata a una morte atroce. La sua figura, incinta e giustiziata, resta nella memoria collettiva come martire della violenza della guerra civile. Una ferita che continua a far male.

Non è solo una fiction. È un affresco storico che porta in scena anche personaggi reali come Maria Carolina, Lord Nelson, Lady Emma Hamilton, Eleonora Pimentel. Figure che hanno segnato la storia e che qui respirano attraverso la regia dei Taviani. Una regia che mescola documento e leggenda, storia e sentimento, mantenendo un ritmo potente e lirico.

La miniserie non ha vinto premi clamorosi. Eppure ha lasciato un segno. La critica ha lodato la forza di Laetitia Casta, intensa e fragile, capace di rendere Luisa una donna vera. Ha apprezzato la precisione storica, la ricostruzione scenica, il coraggio di raccontare una pagina dura della memoria italiana. È una fiction che non cerca applausi facili, ma lascia un graffio profondo.

RaiPlay
Luisa Sanfelice, su RaiPlay

Un’eredità che brilla ancora oggi su RaiPlay

Rivedere Luisa Sanfelice oggi significa riscoprire un capitolo dimenticato. La fiction ha anticipato un trend che in seguito sarebbe esploso: il ritorno al dramma storico con protagoniste femminili. Ha aperto la strada a produzioni che raccontano il passato con occhi nuovi, mettendo al centro le donne e il loro coraggio. Senza la Luisa dei Taviani, molte narrazioni televisive non avrebbero trovato la stessa forza.

Il suo impatto si sente ancora. Nei successivi drammi italiani, dalla Sicilia borbonica alle storie del Risorgimento, si respira l’eco di questa miniserie. La scelta di dare spazio a personaggi femminili complessi, travolti da passioni e destino, deve molto a questo esperimento. Un’opera che ha rinnovato il linguaggio televisivo, mescolando intimità e grande storia. La curiosità più sorprendente resta la percezione ambivalente della stessa Luisa. In vita giudicata più per la sua condotta privata che come eroina politica, in morte diventa simbolo. Una donna che non cercava gloria, ma che la storia ha consegnato all’eternità. I Taviani l’hanno colta in tutta la sua contraddizione, rendendola viva e struggente.

RaiPlay la riporta oggi alla luce. Una fiction dimenticata dalla tv generalista, ma che oggi torna come orgoglio nascosto. Non è solo un ritorno nostalgico, ma una lezione di memoria. Perché certe storie non muoiono. Restano lì, in attesa di essere riscoperte da chi vuole emozionarsi ancora. Chi ama il cinema dei fratelli Taviani, chi ricorda l’impatto di film come Padre padrone o La notte di San Lorenzo, troverà in Luisa Sanfelice un filo che lega passato e presente. Un tassello prezioso di una carriera unica, che ha fatto della memoria storica un’arte visiva potente.

Guardarla oggi è come aprire una finestra su un tempo lontano, ma familiare. Un’Italia segnata da rivoluzioni, tradimenti e passioni impossibili. Una Napoli che vibra e soffre. Una donna che diventa mito. Una fiction che, pur dimenticata, oggi è davvero orgoglio di RaiPlay.

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