Più adulta di Mercoledì, più sofisticata di Bridgerton: la serie dei record torna con una stagione ambientata in Francia

The White Lotus non smette di stupire: la serie HBO creata da Mike White, vincitrice di Emmy e Golden Globe, dopo aver incantato il mondo con Hawaii, Sicilia e Thailandia, sceglie ora la Francia per la quarta stagione. Una decisione che segna una svolta narrativa e visiva, pronta a rilanciare il fenomeno globale che ha ridefinito la televisione di qualità.

Dalla famiglia Mossbacher e il tormentato Armond della prima stagione alle provocazioni erotiche tra Harper, Ethan e i Sullivan a Taormina. Dai templi thailandesi con la famiglia Ratliff e il misterioso Rick Hatchett fino alla tragica parabola di Tanya McQuoid, interpretata da una straordinaria Jennifer Coolidge. Ogni stagione di The White Lotus ha aperto un varco nell’immaginario collettivo, trasformando resort e città in mete di pellegrinaggio culturale e turistico.

Il cosiddetto “White Lotus effect” ha cambiato interi territori. Maui ha visto crescere il turismo grazie alla prima stagione. Taormina è diventata icona mondiale dopo la seconda. La Thailandia ha vissuto un’ondata di visitatori spinti dal fascino spirituale e dal mistero della terza. Ora la Francia si prepara a vivere lo stesso destino.

Francia
Sabrina Impacciatore nella seconda stagione di The White Lotus

The White Lotus 4: la Francia come palcoscenico del mistero

Secondo le prime anticipazioni, The White Lotus 4 non sarà ambientata in un resort tropicale. La scelta francese apre a scenari diversi: città d’arte, palazzi storici, borghi nascosti. Mike White ha dichiarato che “la formula verrà innovata”, lasciando intendere nuovi linguaggi, nuovi ritmi e forse nuovi generi contaminati. Il cast resta avvolto dal segreto. Si parla di attori europei di prestigio e di un possibile ritorno di Greg, l’uomo legato a Tanya. Ma la forza di The White Lotus è proprio la capacità di reinventarsi, stagione dopo stagione, mantenendo intatta la sua identità satirica e crudele.

Girare in Francia non sarà semplice. Le riprese in Asia erano state segnate da clima estremo e incontri imprevisti con la fauna locale. Qui la sfida sarà diversa: confrontarsi con la burocrazia, i vincoli storici, le aspettative di un pubblico europeo molto attento. Ma se c’è una serie capace di trasformare gli ostacoli in opportunità, quella è proprio The White Lotus.

Più adulta di Mercoledì, più sofisticata di Bridgerton, più feroce di Succession, The White Lotus non si limita a raccontare drammi privati, ma riflette l’anima contraddittoria della società occidentale. I privilegi, le ipocrisie, i desideri repressi, le colpe nascoste: tutto emerge in una settimana di vacanza, con un finale sempre tragico e inatteso. The White Lotus ha raccolto 67 nomination agli Emmy e più di 70 premi internazionali. Ha trasformato Jennifer Coolidge in icona e ha dimostrato che la televisione può ancora sorprendere con progetti originali, lontani dalle formule prevedibili. Ogni dettaglio della serie diventa virale: dalle teste di moro siciliane alle discussioni sul turismo di lusso, fino ai meme che invadono i social dopo ogni puntata.

Con la quarta stagione, la posta in gioco è ancora più alta. Non si tratta solo di confermare un successo, ma di ridefinire il concetto stesso di antologia televisiva. La Francia sarà il nuovo specchio in cui guardare le ossessioni globali, un luogo capace di unire bellezza e conflitto, storia e attualità. Se le stagioni precedenti hanno trasformato resort e spiagge in scenari di tensione, questa volta toccherà a boulevard, castelli e cattedrali.

L’attesa è febbrile. Perché The White Lotus non racconta solo i suoi ospiti. Racconta le nostre fragilità, le nostre ambizioni, le nostre ombre. E lo fa con una scrittura tagliente, una regia impeccabile e un’ironia che colpisce al cuore. La Francia sarà pronta a reggere questo specchio? Lo scopriremo presto. Ma una cosa è certa: quando The White Lotus 4 debutterà, nessuno potrà restare indifferente.

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