Tratto da un videogioco, ma diventato un kolossal da 400 milioni: stasera in tv un film troppo spettacolare

Uncharted non è solo un film d’azione, è l’inizio di un fenomeno culturale, una produzione Sony che ha trasformato un videogioco PlayStation in un blockbuster globale: stasera in tv, Italia 1 propone alle 21.20 l’avventura che ha visto Tom Holland indossare i panni di Nathan Drake. Accanto a lui, Mark Wahlberg nel ruolo del carismatico Victor “Sully” Sullivan. Un duo che ha conquistato pubblico e botteghino.

La trama intreccia tesori perduti, enigmi da decifrare e inseguimenti che sembrano usciti da Indiana Jones e National Treasure. Ma qui il cuore batte a ritmo videoludico. Azione continua, colpi di scena e una regia che non lascia respiro. Il film ha incassato oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo. Una cifra che lo rende uno degli adattamenti da videogioco più riusciti della storia del cinema.

Stasera in tv
Uncharted stasera in tv

Dalla PlayStation a Hollywood: Uncharted è l’avventura che lascia il segno stasera in tv

Uncharted racconta le origini di Nathan Drake, giovane ladro dal cuore inquieto. Sullo sfondo, la caccia al tesoro di Ferdinando Magellano. Un mito che diventa ossessione. Il villain è Santiago Moncada, interpretato da Antonio Banderas. Un antagonista elegante e crudele, discendente della famiglia legata alla mappa di quel tesoro maledetto. Al suo fianco, la spietata Jo Braddock, con il volto di Tati Gabrielle. Figure che rendono la sfida ancora più estrema.

Tra i personaggi che arricchiscono la storia c’è Chloe Frazer, interpretata da Sophia Ali. Alleata, rivale, amica e traditrice allo stesso tempo. Un personaggio complesso, che spiazza e affascina. Non manca Samuel “Sam” Drake, fratello di Nathan, interpretato da Rudy Pankow. La sua presenza lega il film a un orizzonte narrativo più ampio, già pronto per i sequel.

Il pubblico dei gamer ha riconosciuto subito l’omaggio: la spettacolare scena dell’aereo cargo, ispirata ai capitoli più iconici della saga Naughty Dog. Una sequenza che da sola vale la visione. Tra i camei, impossibile non citare Nolan North, storica voce di Nathan Drake nei videogiochi. Qui compare come turista su una spiaggia, in un passaggio che strizza l’occhio ai fan di lunga data.


Il film ha ricevuto nomination ai Family Film Awards, ai Taurus World Stunt Awards e persino ai The Game Awards come miglior adattamento. Premi che confermano il rispetto ottenuto sia nel cinema che nel mondo videoludico. Uncharted non è solo un film. È un ponte tra generazioni di spettatori. Chi ha giocato alla PlayStation ritrova i propri eroi. Chi non ha mai toccato un joystick si lascia travolgere da un’avventura universale.

L’impatto non è stato solo commerciale. Dopo il successo, Sony ha già annunciato un sequel. Altri studi hanno osservato da vicino questa formula. Più cinema e meno copia dei videogiochi. Più emozione e meno fan service. La lezione di Uncharted è chiara: un videogioco può diventare un grande film, se rispetta lo spirito originale ma osa raccontare una storia nuova. Per questo è considerato un apripista.

Stasera in tv, chi accenderà la tv su Italia 1 non vedrà solo un’avventura. Vedrà il segno di una trasformazione del cinema contemporaneo. Una rivoluzione che parte da un joypad e arriva fino a Hollywood. Un film troppo spettacolare per passare inosservato. Un invito a salire a bordo di un viaggio che unisce mito, azione e cuore.

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