Ultimi giorni su RaiPlay, ma tanti l’hanno ignorato: film applaudito a Venezia tra i più preziosi del cinema italiano

C’è un film che rischia di scomparire da RaiPlay senza essere stato davvero visto: eppure è stato presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, ha ricevuto candidature ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello e porta sullo schermo un personaggio femminile raro, scomodo, fragile e fortissimo. Si intitola “Giulia – Una selvaggia voglia di libertà” ed è disponibile ancora per pochi giorni. Non il solito film da streaming, ma un viaggio che resta addosso, difficile da dimenticare.

Alla regia c’è Ciro De Caro, già conosciuto per Spaghetti Story, che qui sceglie un approccio radicale: niente trucco, niente luci artificiali, nessuna musica di commento. Sullo schermo arriva solo ciò che accade davvero, con la fotografia naturale di Manuele Mandolesi e il montaggio spontaneo di Jacopo Reale. Protagonista assoluta è Rosa Palasciano, anche co-sceneggiatrice, che mette molto di sé nel personaggio di Giulia, una donna in bilico tra il desiderio di stabilità e un’incontenibile sete di libertà.

La trama non ha un ritmo rassicurante, ma segue l’instabilità della protagonista. Giulia non accetta la fine della storia con il suo ex Alessandro (Matteo Quinzi) e arriva a chiedergli un figlio pur di non lasciarlo andare. Intanto dedica tempo al volontariato in un centro anziani dove incontra Sergio (Valerio Di Benedetto), che prova a offrirle un rifugio. Ma l’ossessione per la maternità la trascina in incontri occasionali, spinta da una speranza che non si spegne. Quando perde la casa, vaga per una Roma bollente e spettrale, incontrando figure fragili come lei: Fabrizio Ciavoni, Leonardo Bocci, Cristian Di Sante e Lucia Batassa. Ogni volto diventa un riflesso della sua inquietudine. La fuga finale sulle coste toscane, con quel tuffo all’alba nel mare, non è vittoria né sconfitta, ma una tregua, un respiro di libertà conquistata con fatica.

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Giulia – Una selvaggia voglia di libertà, su RaiPlay

Su RaiPlay Giulia – Una selvaggia voglia di libertà: perché vederlo prima che scada

Questo film non è solo un racconto personale, ma un ritratto sociale. Ha aperto la strada a un cinema più sincero e meno retorico, capace di mescolare dolore e ironia, di mostrare la fragilità urbana senza veli. Molti critici hanno accostato Giulia a figure iconiche come quella interpretata da Stefania Sandrelli in Io la conoscevo bene. Si tratta in entrambi i casi di donne che non si fanno incasellare e che mostrano tutte le contraddizioni del vivere. È per questo che “Giulia – Una selvaggia voglia di libertà” non può essere visto come un semplice film. Va visto come un documento vivo. Una testimonianza di ciò che il cinema indipendente italiano sa ancora raccontare quando ha il coraggio di spingersi oltre le regole di mercato.

https://www.youtube.com/watch?v=Ly051x-6XRo

Oggi, mentre resta su RaiPlay solo per qualche giorno, guardarlo significa recuperare un tassello prezioso della nostra memoria recente, un film che ha saputo dare voce al disagio e al desiderio di rinascita nel dopo pandemia. Non è stato un campione di incassi, ma ha lasciato un segno profondo. Chi lo vede, raramente resta indifferente. Per questo, se cerchi autenticità, questo è il momento giusto: prima che sparisca, concediti il viaggio dentro la storia di Giulia, e forse anche dentro un pezzo di te.

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