Ci sono storie che il cinema rifiuta per paura, poi arriva un regista come Steven Soderbergh e decide di trasformarle in un’opera destinata a restare: stasera in tv, lunedì 18 agosto, torna proprio una di queste. Su Rai 5 alle 21:15, va in onda Dietro i candelabri (Behind the Candelabra). Un biopic acclamato a Cannes, vincitore di Golden Globe ed Emmy Awards.
Al centro c’è il pianista Liberace, una leggenda della musica e dello spettacolo americano. E la sua relazione segreta con Scott Thorson, un amore vissuto nell’ombra, fatto di passione, eccessi e dolore. Il film nasce dal libro autobiografico di Scott Thorson, Behind the Candelabra: My Life with Liberace. Un racconto intimo e spietato, che Hollywood aveva giudicato “troppo” per il grande schermo. Solo HBO ebbe il coraggio di produrlo. Il risultato fu clamoroso.
Stasera in tv un amore scintillante e fragile dietro le luci dello show business
Michael Douglas veste i panni di Liberace con un’interpretazione magnetica. Un uomo abituato a dominare i palcoscenici di Las Vegas, ma incapace di mostrare la propria verità. Al suo fianco c’è Matt Damon, che interpreta Scott Thorson. Giovane, vulnerabile, assetato di affetto. Travolto dal fascino del pianista e imprigionato in un amore che presto diventa dipendenza. Il film racconta anni di lussi sfrenati, ville dorate e concerti con il pianoforte sormontato dal famoso candelabro. Ma dietro gli abiti stravaganti e i diamanti c’è la paura di essere scoperti. C’è il bisogno di manipolare l’altro, fino a trasformarlo con la chirurgia plastica. Soderbergh mostra senza filtri la fragilità di un uomo idolatrato, e la solitudine di chi gli è accanto. È una relazione segnata da gelosie, dipendenze e tradimenti. Ma anche da una forza emotiva che il tempo non riesce a cancellare.

Un cast stellare e riconoscimenti internazionali
Accanto a Douglas e Damon troviamo Rob Lowe nel ruolo del chirurgo Jack Startz. Dan Aykroyd interpreta Seymour Heller, manager di Liberace. Scott Bakula è Bob Black, mentore di Scott. Un cameo speciale arriva da Debbie Reynolds, madre di Liberace sullo schermo e leggenda di Hollywood nella realtà. Tra gli altri nomi spiccano Cheyenne Jackson, Boyd Holbrook e Paul Reiser.
Dietro i candelabri fu presentato in concorso al Festival di Cannes 2013. Da lì iniziò una pioggia di premi: due Golden Globe, sei Emmy Awards, un SAG Award e quattro nomination ai BAFTA. La critica parlò di “capolavoro televisivo”, il pubblico rispose con entusiasmo. Anche in Italia il film fece centro: quasi 500.000 euro incassati nelle prime settimane di distribuzione nelle sale. Non male per un’opera nata come TV movie.
https://www.youtube.com/watch?v=Uatterifl3A
Curiosità e impatto
Una delle curiosità più note è che Michael Douglas girò il film dopo una dura battaglia contro il cancro. La sua interpretazione venne considerata tra le migliori di sempre, al livello di Wall Street. La ricostruzione scenografica fu maniacale: dagli abiti kitsch agli arredi dorati, fino al celebre pianoforte col candelabro. Un tuffo negli anni ’70 e ’80 che fece impazzire i critici. Ma il vero impatto del film fu culturale. Con Dietro i candelabri si aprì la strada a una rappresentazione più autentica delle relazioni omosessuali sul grande schermo. Non più solo stereotipi o caricature, ma emozioni complesse, raccontate con verità.
Il successo convinse Hollywood che un’opera LGBTQ+ poteva avere pubblico e riconoscimenti. Da lì nacquero nuovi biopic e film su artisti queer. La sensibilità nel trattare temi di identità e orientamento cambiò per sempre. Stasera in tv, su Rai 5, non vedremo soltanto una storia d’amore tormentata. Vedremo un tassello importante della storia del cinema contemporaneo. Un film che sconvolge, commuove e lascia una ferita luminosa. Proprio come la vita di Liberace, l’uomo dietro i candelabri.
