Sembra semplice, ma ti spezza il cuore: presto al cinema il nuovo film italiano con la star di Mare Fuori

Una ragazza scompare, un borgo si ferma e un uomo, in silenzio, ricuce il dolore che resta: è questo l’inizio struggente di “Carmen è partita”, il nuovo film italiano diretto e interpretato da Domenico Fortunato con protagonista femminile Giovanna Sannino, volto amato per il suo ruolo in Mare Fuori. Al suo fianco, Alessandro Tersigni, noto al pubblico di Il Paradiso delle Signore, nel ruolo del Maresciallo dei Carabinieri.

Il film, attualmente in post-produzione, arriverà al cinema nel 2025. È una produzione Altre Storie con Rai Cinema, con la supervisione artistica di Francesca Schirru. Girato tra i vicoli autentici di Mentana, alle porte di Roma, Carmen è partita racconta qualcosa che ci riguarda tutti: la distanza, l’amore trattenuto, la bellezza fragile delle relazioni umane. Ma non aspettatevi il classico dramma. Questo film si presenta intimo, poetico e spiazzante.

La fotografia è firmata da Filippo Silvestris, i costumi da Magda Accolti Gil e la scenografia da Walter Caprara. Dietro la sceneggiatura ci sono Giovanni Bracco, Graziano Conversano, Cesare Fragnelli e lo stesso Fortunato. Un cast tecnico solido per una storia che scava dentro.

Mare Fuori
Giovanna Sannino, star di Mare Fuori

Un film sulle assenze che lasciano il segno con Giovanna Sannino di Mare Fuori

Carmen è la ragazza più bella del paese. Ma nessuno la conosce davvero. È così che inizia il racconto. Carmen, interpretata da una Giovanna Sannino intensa e magnetica, vive in un piccolo borgo italiano. È orfana, silenziosa, schiva. Lavora come domestica nella sartoria di Amedeo, uomo solitario interpretato da Domenico Fortunato. Tra loro, all’inizio, c’è solo distanza. Poi nasce una complicità timida, fatta di gesti e sguardi. Ma Carmen resta un enigma. Nessuno riesce a capirla, né a tenerla vicino.

Quando scompare all’improvviso, tutto si ferma. Amedeo, sconvolto, è costretto a fare i conti con la sua solitudine. Intorno a lui, la piazza del borgo si fa teatro di una ricerca collettiva. Ma anche di sussurri, sospetti, e antichi dolori mai guariti. Le indagini vengono affidate al Maresciallo interpretato da Alessandro Tersigni, mentre la zia Rosanna (Antonella Carone) cerca di ricomporre un puzzle emotivo ormai spezzato.

Carmen è partita è un film che lavora di sottrazione. Non cerca l’effetto. Preferisce il dettaglio. Il silenzio. La voce interiore di chi ha perso qualcuno e non riesce a spiegarselo. I personaggi secondari – Cono (con la partecipazione straordinaria di Maurizio Mattioli), Michele (Franco Ferrante) e Alfredo (Francesco Giuffrida) – restituiscono un affresco vivido di una comunità che osserva, giudica, ma alla fine si lascia coinvolgere dal mistero e dalla tenerezza. Il borgo, quasi un personaggio a sé, accoglie e respinge. È il luogo dove tutto inizia e tutto finisce.

Il film non cerca risposte facili. Al contrario, ci accompagna nel territorio fragile delle emozioni, tra paure e desideri inespressi. Racconta la solitudine non come condanna, ma come passaggio. E la sparizione non come tragedia, ma come svolta. Chi ha amato film come Le otto montagne o La vita che verrà, troverà in Carmen è partita lo stesso respiro. Lentezza, sguardo profondo, e quella strana forma di bellezza che nasce solo dal dolore condiviso. In un panorama cinematografico fatto spesso di urla e colpi di scena, Carmen è partita sceglie la delicatezza. E ci riesce. Arriverà presto al cinema. E merita già attenzione.

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