Stasera in tv su Rai Movie alle 21:10 arriva Antebellum, un film che non lascia spazio a distrazioni. Non è tratto da una storia vera, ma è più reale di quanto immagini.
Un incubo visivo e politico firmato da Gerard Bush e Christopher Renz. È il loro primo lungometraggio, ma non hanno esitato a colpire duro. Alla guida del cast c’è Janelle Monáe, cantante, attrice e attivista afroamericana. La sua interpretazione è tanto potente quanto disturbante. Nel cast anche Eric Lange, Jena Malone, Gabourey Sidibe, Jack Huston, Kiersey Clemons, Marque Richardson, Tongayi Chirisa e Robert Aramayo.
Antebellum è stato girato in Louisiana nel 2019, ma ha avuto una distribuzione anomala. A causa della pandemia è uscito direttamente su Prime Video, diventando virale durante il lockdown. Il budget? Circa 10 milioni di dollari. Ma la vera ricchezza del film è il suo messaggio feroce e politico. Non è solo un horror. È una denuncia. Un’esperienza disturbante che racconta, in modo simbolico ma spietato, l’eredità della schiavitù negli Stati Uniti. È stato paragonato a film come Get Out di Jordan Peele. Ma Antebellum ha una sua voce. Una sua furia. E un suo dolore.

Stasera in tv un thriller sociale che sfonda la quarta parete della storia
Veronica Henley, la protagonista, è una scrittrice afroamericana contemporanea. Viaggia per gli Stati Uniti per promuovere i diritti civili e dare voce a chi non ne ha. Ma all’improvviso viene rapita. Si risveglia in una piantagione di cotone, vestita come nel 1800. Nessuno le parla. Tutti obbediscono. Lei è ora Eden. Il luogo è gestito da suprematisti bianchi che ricreano, nei minimi dettagli, l’esperienza della schiavitù. Un parco a tema dell’orrore, nascosto dietro una facciata di normalità.
Antebellum gioca con i piani temporali, ma non con il suo obiettivo: mostrare il razzismo come un meccanismo ancora vivo. Ancora riproducibile. Ancora desiderato da alcuni. La narrazione è divisa in due blocchi. Uno nel passato, apparentemente. Uno nel presente, troppo simile per stare tranquilli.
Il film è stato nominato ai Women Film Critics Circle Awards, dove ha vinto per “Courage in Acting” e “Best Female Action Hero” (Monáe). Nomination anche ai NAACP Image Awards, Fright Meter Awards e Black Reel Awards. Criticato da alcuni per l’eccesso di allegoria, è stato invece acclamato da chi ne ha colto il messaggio. Non è intrattenimento puro. È uno schiaffo. Gabourey Sidibe offre un contrappunto ironico e disarmante. Il suo personaggio, Dawn, regala momenti di sollievo e lucidità in un contesto opprimente.
Le musiche, la fotografia e l’uso del colore creano un’atmosfera sospesa. Un tempo senza tempo. Un inferno che potrebbe esistere in qualsiasi momento della nostra storia. Nonostante la finzione, ogni scena richiama fatti reali. Ogni urlo rimbalza da epoche che crediamo superate. Ma non lo sono. Antebellum non è un film facile. Ma è necessario. E oggi più che mai. Se stasera in tv cerchi qualcosa che ti scuota davvero, sintonizzati su Rai Movie. E preparati a guardare l’America senza filtri. Perché certe cose non sono finite. Si sono solo trasformate.
