Rai ci sta preparando a un ritorno che ha il sapore della storia. E dell’infanzia. Quella vera.
Roberto Genovesi, direttore di Rai Kids, ha annunciato ufficialmente che nel 2026 torneranno in tv alcuni dei capolavori d’animazione più amati di sempre. E non solo. Verranno anche introdotti titoli nuovi, già osannati dalla generazione Z e pronti a far battere il cuore anche a noi “vecchi nerd”. Genovesi ha detto di essere un fan finito al comando e di star selezionando il meglio. Pertanto bisogna prepararsi ad ’emozionarsi’.
Una frase che vale più di mille trailer. Perché non parla solo di programmazione. Parla di affetto. Di rispetto per una generazione che è cresciuta tra Lady Oscar, Anna dai Capelli Rossi, Lovely Sara e Una porta socchiusa ai confini del sole. Film e serie che non erano solo cartoni. Erano formazione emotiva pura. Ci insegnavano a soffrire, a perdere, a scegliere. E ora tornano. In tv. Sulla Rai. Con la promessa di qualcosa in più.
Rai Kids lavora da mesi a una selezione mirata, come l’ha definita Genovesi. Si punta a titoli che abbiano una forza narrativa profonda, visivamente potenti, e che siano capaci di parlare a diverse generazioni. Nel calderone delle ipotesi si parla anche di nuove versioni o restauri in HD di storie storiche. Come Il magico mondo di Gigi, Occhi di Gatto, o addirittura La principessa Zaffiro.
Ma la vera novità potrebbe arrivare da fuori. Dall’Oriente. Dalle nuove produzioni che mescolano design contemporaneo, narrazione profonda e temi universali. Titoli come Spy x Family, Demon Slayer o My Hero Academia sono già in cima alla lista dei desideri dei fan italiani. Per ora, nessun titolo è stato confermato. Ma l’apertura è netta. E l’emozione palpabile. Chi ha vissuto le mattine su Rai 2, le lacrime davanti a Marco o il senso di ingiustizia per Remì, sa bene cosa vuol dire vedere tornare in vita questi mondi. E chi non li ha vissuti? Avrà l’occasione di scoprirli.

Rai riapre il cassetto dei ricordi: un ritorno epocale per chi è cresciuto con Lady Oscar, Anna dai Capelli Rossi e gli eroi che ci hanno insegnato a piangere
La Rai cambia passo. Non più solo fiction, cronaca o varietà. C’è un piano per riportare la cultura dell’animazione al centro. Non come genere per bambini. Ma come arte visiva e narrativa. In un panorama sempre più affollato da piattaforme, questa scelta è anche una sfida. E un’opportunità. I fan? Entusiasti. I nostalgici? Già in lacrime. La verità è che quei film d’animazione – così li definisce oggi la Rai – hanno formato il nostro modo di stare al mondo. Ci hanno insegnato la tristezza, la speranza, l’abbandono. Ma anche la forza di ricominciare.
Nel 2026 non sarà solo un revival. Sarà una rieducazione all’emozione. Un ponte tra chi ha imparato a piangere grazie a Rai 1 alle 16 e chi oggi conosce solo l’algoritmo di Netflix. Un evento televisivo e culturale. Da segnare già oggi sul calendario. Perché se davvero torneranno quelle voci, quei disegni, quelle sigle che ci facevano cantare anche mentre piangevamo… … allora la Rai avrà compiuto una delle sue operazioni più poetiche di sempre. Nel 2026 non si torna solo in TV. Si torna a casa.
