Una nuova serie sta per irrompere su Rai 2 e non lascerà nessuno indifferente. Dimenticate gli eroi impeccabili. Dimenticate le certezze. Il nuovo volto del crime è quello di un uomo solitario, geniale e pieno di ferite. Arriva dall’America profonda ma parla a ogni spettatore italiano. È il protagonista di una fiction tratta da un bestseller internazionale che ha venduto milioni di copie.
Si chiama Will Trent e sta per diventare il volto più divisivo della stagione televisiva 2025. Lo trasmetterà Rai 2 in prima visione, con una narrazione cruda e umana come poche altre viste in prima serata. Dopo Il Commissario Ricciardi, nessun personaggio aveva saputo scuotere così a fondo il pubblico del servizio pubblico. Il personaggio è nato dalla mente di Karin Slaughter, autrice americana di culto nel genere thriller. Le sue storie si sono imposte nelle classifiche internazionali, e ora trovano nuova vita in una serie che mette al centro le fragilità.
Ramón Rodríguez interpreta un agente speciale del Georgia Bureau of Investigation, abbandonato da bambino e cresciuto tra famiglie affidatarie. Il suo passato è una cicatrice viva. Ma la sua mente è affilata come un bisturi. La fiction mescola indagini serrate, relazioni complesse e un tema raramente visto in una serie poliziesca: la dislessia. Will è brillante, ma fatica a leggere. E proprio per questo osserva meglio di chiunque altro.
Nel cast troviamo Erika Christensen nei panni di Angie Polaski, una detective segnata da un’infanzia simile. C’è Iantha Richardson nel ruolo della collega Faith Mitchell, precisa e istintiva. Jake McLaughlin interpreta invece un agente della polizia di Atlanta, Michael Ormewood, diviso tra dovere e caos familiare. A guidare la squadra c’è Sonja Sohn, nel ruolo di Amanda Wagner, una vicedirettrice inflessibile ma profondamente umana. Una menzione speciale per un personaggio che i fan hanno già adottato: la cagnolina Betty, salvata da Will nel primo episodio.
Arriva in Rai Will Trent: un crime che lascia il segno
La forza di questa fiction non è solo nella tensione, ma nella verità emotiva. Will Trent non è infallibile. Sbaglia, si espone, si ferisce. E proprio per questo lo si ama o lo si detesta. Le sue indagini lo portano a svelare una rete di corruzione interna alla polizia. E quando decide di non stare zitto, paga un prezzo altissimo. Per i colleghi è un traditore. Per chi guarda, è un eroe riluttante. È raro trovare un crime che riesca a unire azione e delicatezza, violenza e introspezione, oscurità e compassione. Questa serie lo fa. Senza urlare. Senza effetti speciali. Ma colpendo dritto al cuore.
Il debutto americano ha ottenuto candidature agli Emmy, agli Spirit Awards e ai Critics Choice. Non per grandi effetti visivi, ma per l’intensità della scrittura e la potenza dei personaggi. In un panorama affollato di detective tutti uguali, Will Trent emerge come una voce stonata. E proprio per questo, autentica. Il pubblico italiano è pronto a conoscere questo personaggio scomodo? Probabilmente no. Ma proprio per questo la serie merita di essere vista.
Per chi ha amato “Resta con me” o “Mare Fuori”, e cerca qualcosa di ancora più profondo e spiazzante, questa è l’occasione perfetta. Prossimamente su Rai 2, in prima visione. Un uomo dislessico, abbandonato, odiato e straordinariamente lucido. L’agente speciale che non puoi fermare sta per entrare nelle nostre case.