Netflix sta per eliminarlo, non fartelo scappare: film d’amore che ha sfiorato l’Oscar e commosso il mondo intero

Fino al 31 luglio su Netflix c’è un film romantico che ha fatto la storia degli anni ’90, ma che oggi quasi nessuno ricorda. Si tratta di L’amore ha due facce (“The Mirror Has Two Faces“, 1996), diretto e interpretato da Barbra Streisand. Una pellicola intelligente, dolceamara e profondamente umana che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e ottenuto due nomination agli Oscar.

Accanto a Streisand troviamo un cast di stelle: Jeff Bridges, Lauren Bacall, Pierce Brosnan, Mimi Rogers ed Elle Macpherson. Ma è Lauren Bacall, nel ruolo della madre elegante e ipercritica, a lasciare il segno: vinse il Golden Globe e sfiorò la statuetta dell’Academy. Era il suo ritorno da diva, ed è ancora oggi una delle sue interpretazioni più forti. La colonna sonora è indimenticabile. La canzone I Finally Found Someone, interpretata da Barbra Streisand e Bryan Adams, venne candidata all’Oscar come miglior canzone originale. Ogni nota racconta l’emozione sottile di un amore che si scopre tardi, ma non per questo è meno potente.

Netflix
Barbra Streisand in L’Amore ha due facce

Netflix, una storia d’amore che parte dalla mente e finisce nel cuore

Rose Morgan insegna letteratura romantica alla Columbia University. Ama le parole, i romanzi, le grandi storie d’amore. Ma nella vita vera, non ha mai vissuto nulla di tutto ciò. Vive con la madre, una Lauren Bacall magnetica e assillante. La sorella Claire, splendida e sicura di sé, è il suo opposto. Gregory Larkin è professore di matematica, anche lui alla Columbia. Odia le relazioni dominate dalla passione. Cerca una connessione mentale, non fisica. Pubblica un annuncio per trovare una donna che, come lui, creda in un amore fatto di rispetto e complicità. Claire risponde a quell’annuncio per conto della sorella. E così Rose e Gregory si incontrano. Si conoscono. Si piacciono. E decidono di sposarsi. Ma con una condizione: niente amore ‘fisico’. Solo affetto, amicizia, stima reciproca.

È un matrimonio bianco. Sembra funzionare. Fino a quando Rose si trasforma. Cambia look, corpo, atteggiamento. Scopre la femminilità. Vuole essere desiderata. Vuole che anche il corpo conti. E che l’amore, per essere completo, debba avere entrambe le sue facce: quella spirituale e quella fisica. Barbra Streisand interpreta tutto questo con una grazia rara. Alterna umorismo sottile, malinconia e coraggio. Dirige ogni scena con eleganza, giocando con le luci, con i riferimenti al cinema classico degli anni ’40, con la nostalgia e l’ironia.

Il film è un libero adattamento del francese Lo specchio a due facce di André Cayatte. Ma qui diventa qualcos’altro: una riflessione sul desiderio femminile, sull’autostima, sulla voglia di essere visti – davvero visti – da qualcuno. La fotografia è firmata da Dante Spinotti, uno dei più grandi direttori della fotografia italiani. E si vede. Le inquadrature, i toni caldi, l’atmosfera sospesa fanno da specchio all’anima dei personaggi.

Un’eredità romantica che ancora oggi parla di noi

L’amore ha due facce ha ispirato tanti film degli anni Duemila, da Il diario di Bridget Jones a Ti presento Joe Black. Ha rilanciato temi senza tempo: la trasformazione interiore, la rivincita femminile, l’amore che arriva quando smetti di cercarlo. È una commedia, sì. Ma con una profondità che oggi è rara. Una storia che non ha paura di mostrare il bisogno di essere amati. Di sentirsi belli. Di sentirsi scelti.

Netflix lo eliminerà il 31 luglio. Dopo quella data, sparirà dal catalogo. E sarà un vero peccato. Perché questo film merita di essere riscoperto. Merita di essere amato di nuovo. Guardalo prima che sia troppo tardi. Perché l’amore, quello vero, non sempre urla. Ma lascia il segno. E non va dimenticato.

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