Un pareo ricamato, una spiaggia deserta, il vento che spettina i capelli e sullo sfondo, l’eco di una musica anni Sessanta in una balera illuminata a festa: Elisabetta Canalis quest’estate ha scelto Ibiza in Spagna. Ma non l’Ibiza dei super club e delle follie notturne. La sua è una fuga più lenta. Più vera. Più umana.
Nelle stories pubblicate su Instagram, la showgirl sarda appare seduta sui gradini di una casa bianca. Indossa un cappello di paglia. Ha le gambe nude, incrociate. Lo sguardo coperto dalla tesa larga. Dietro di lei, una porta sbiadita. Davanti, solo luce. Non ci sono filtri, non ci sono sponsor. Non c’è ostentazione. Solo il silenzio di un luogo che invita a rallentare. A respirare. A riconnettersi con sé stessi.
Tra le tappe del suo viaggio: una serata al Dc10 Ibiza. Un’icona della nightlife isolana. Ma stavolta non si balla sui tavoli. Si cena in compagnia, con amici veri, sotto luci calde e tovaglie a quadri. Le foto raccontano un’estate fatta di gesti piccoli. Una chiacchiera sottovoce, un ballo lento in mezzo a sconosciuti. Un’umanità che Ibiza non ha mai perso. C’è chi cerca il glamour a ogni costo. E chi, come lei, si rifugia nel dettaglio che non urla. In una borsa di bambù, in un top nero semplice e in un sorriso che non ha bisogno di essere spiegato.
Ibiza è sempre stata due isole in una sola. E Canalis ha scelto quella che non tutti vedono. Quella fatta di piccoli bar, vecchie glorie, e nostalgia danzante. In un mondo dove ogni luogo è uno sfondo da postare, Elisabetta si ferma, guarda, e ascolta. E nel farlo, ci racconta l’estate più bella. Quella che ci manca da tempo.

Spagna: un’estate a Ibiza, proprio come Elisabetta Canalis
Chi vuole vivere Ibiza come Elisabetta Canalis deve dimenticare gli eccessi. E riscoprire il fascino delle cose semplici. Dei ritmi naturali. Dei suoni veri. Comincia da Dalt Vila, il centro storico. Cammina tra le mura antiche, sali le scalette bianche. Incontra artigiani e negozietti pieni di oggetti che raccontano storie. Al pomeriggio, scegli una spiaggia poco affollata. Talamanca o Figueretes vanno bene per i primi bagni. Il mare è limpido, la sabbia chiara. Ti basta un telo, un libro, e un’ombra. Cena in un ristorantino all’aperto. Tapas, vino bianco fresco, e non più di 25 euro a testa. La qualità, qui, non è mai pretenziosa. La notte? Torna alla balera. Non per fare tardi. Ma per sentire quella musica leggera che vibra sotto le luci gialle. Siediti accanto a un gruppo di anziani. Offri un bicchiere. Ascolta.
Il giorno dopo prendi un’auto e vai a Cala Bassa. O a Platges del Compte. Lasciati cullare dal mare, oppure esplora con maschera e boccaglio. Se ami la natura, ti sentirai a casa. All’ora del tramonto, vai a Benirrás. I tamburi iniziano piano. Poi crescono. Tutti si siedono sulla sabbia. Si applaude quando il sole sparisce. È un rito laico che commuove ogni volta.
Vuoi un tocco d’avventura? Salpa per un giro in barca. Fermati nelle calette, assaggia frutta fresca, fai snorkeling. Per meno di 100 euro, ti porti a casa l’eco del silenzio. E se ti resta un giorno, sali su un traghetto. Formentera è lì, a mezz’ora. Bici, fari, spiagge bianche. Ses Illetes ti lascia senza fiato. Mangia con i piedi nella sabbia. Sorridi. Elisabetta Canalis ci ha mostrato che Ibiza è anche questo: una pausa dal rumore. Un posto dove sentirsi presenti. Dove tutto rallenta, e tu torni ad ascoltare il battito dell’estate.
