Boldi, De Sica, Calà e Greggio, nuovo film insieme? Il ritorno a sorpresa dei “quattro della Milano da bere”

Massimo Boldi ha pronunciato le parole che nessuno si aspettava. In una recente intervista, l’attore ha confidato un’idea tanto folle quanto affascinante. Insieme a Jerry Calà ed Ezio Greggio, starebbe accarezzando il sogno di tornare sul set per un nuovo progetto. E nel cuore dei fan, questo sogno ha già un titolo, Yuppies 3.

Ma non finisce qui. Boldi non ha escluso il coinvolgimento di un altro compagno di mille risate: Christian De Sica. L’idea, ha lasciato intendere l’attore, sarebbe quella di riportare in scena una squadra che ha fatto ridere (e pensare) milioni di italiani. Una reunion comica, ma anche affettiva, che scavalca i decenni e riporta in primo piano la leggenda della cosiddetta “Milano da bere”.

Quattro attori, quattro stili, una sola epoca. Oggi, quando si parla di Massimo Boldi, Christian De Sica, Jerry Calà ed Ezio Greggio, non si può fare a meno di pensare agli anni ’80. A quel momento in cui la commedia italiana si fece costume, specchio ironico della società in corsa verso il benessere. Quei film non erano solo intrattenimento. Erano ritratti vivaci di una generazione. E dietro la risata, si nascondeva spesso un’amara verità. Yuppies e il suo seguito, Yuppies 2, hanno saputo cogliere proprio quell’attimo. L’attimo in cui tutto sembrava possibile, ma nulla era davvero solido.

Boldi
Massimo Boldi in Yuppies

Boldi, De Sica, Calà e Greggio, da Milano anni ’80 a oggi: perché il loro ritorno avrebbe senso

La dichiarazione di Boldi è rimbalzata sui social come una bomba nostalgica. Senza annunci ufficiali o contratti firmati, ma con la forza delle emozioni collettive. “Sogniamo di fare Yuppies 3”, avrebbe detto. E quei sogni, quando coinvolgono personaggi così amati, fanno rumore.

Jerry Calà è da sempre il volto dell’italiano ironico e sentimentale. Ezio Greggio ha portato sul grande schermo l’ironia fulminante e surreale. Christian De Sica, col suo charme e i suoi tic irresistibili, ha saputo fondere eleganza e comicità. E Massimo Boldi, con la sua goffaggine adorabile, è diventato il simbolo di una comicità spontanea, popolare, a volte malinconica.

Nel primo Yuppies, erano quattro uomini di successo (più o meno). Si barcamenavano tra relazioni traballanti, bugie ben confezionate e sogni di carriera. Milano faceva da sfondo, sfavillante e cinica. In Yuppies 2, tutto era più libero, più surreale, ma altrettanto emblematico. Quel mondo, oggi, non esiste più. Ma il desiderio di raccontarlo – o rievocarlo – potrebbe diventare un’occasione unica. Non si tratterebbe di rifare un vecchio film. Sarebbe piuttosto l’occasione di confrontare due epoche. Due versioni dell’Italia. Due modi di essere uomini, amici, comici.

Una nuova pellicola con Boldi, Calà, Greggio e De Sica potrebbe parlare anche ai più giovani. Potrebbe raccontare, con leggerezza, l’evoluzione di un Paese. Dallo yuppismo al disincanto. Dalla Milano da bere alla Milano digitale. Per ora, il progetto è solo una suggestione. Ma l’eco delle parole di Boldi ha già acceso qualcosa. I fan sognano. I media rilanciano. I nostalgici sorridono. Chissà che, in un’epoca dominata dai reboot e dai ritorni inattesi, non sia davvero il momento giusto.

“Yuppies 3”? Non è questo il punto. Il punto è rivedere insieme quattro icone del nostro immaginario. In un film che, se accadrà, sarà molto più di una semplice commedia. Sarà un incontro. Un saluto. Forse un addio. Ma soprattutto, sarà una carezza a una generazione intera.

Lascia un commento