Il Festival di Sanremo 2026 si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia. Dopo l’era Amadeus, ora è ancora una volta Carlo Conti a guidare la kermesse più seguita della Rai. E già arrivano i primi segnali di chi, tra i protagonisti della musica italiana, vorrebbe tornare su quel palco.
Non si tratta di Max Pezzali o Alex Britti, nomi amatissimi dagli anni ’90. Questa volta, a sorprendere il pubblico, è la dichiarazione di un altro storico cantautore. In un’intervista recente, ha detto chiaramente che con la canzone giusta tornerebbe a Sanremo.
Un desiderio che accende la curiosità dei fan e dei telespettatori. Perché il Festival di Sanremo, targato Carlo Conti, non è solo musica. È anche memoria collettiva, emozioni condivise, rinascite artistiche. E il ritorno di un big degli anni ’90 sarebbe un segnale forte: il passato che incontra il futuro. La Rai, in questo nuovo corso, punta a un Festival che riunisce più generazioni. Conti lo ha dichiarato: vuole un Ariston che dia spazio sia ai giovani che agli artisti che hanno fatto la storia del pop italiano.
Sanremo, un ritorno che sarebbe clamoroso: la storia di Raf tra hit internazionali e poesia pop
Dietro questa voglia di tornare a Sanremo c’è Raf, nome d’arte di Raffaele Riefoli. Cantautore raffinato, voce unica, ha attraversato quarant’anni di musica senza mai smettere di emozionare. Nato a Margherita di Savoia nel 1959, Raf inizia il suo viaggio musicale negli anni ’80. Prima a Firenze, poi a Londra, dove forma il gruppo Cafè Caracas. Ma il successo mondiale arriva nel 1984 con Self Control. Un brano diventato icona pop, tradotto e reinterpretato in tutto il mondo, da Laura Branigan agli artisti della scena dance europea.
Negli anni successivi, Raf sceglie l’italiano e conquista il pubblico con hit come Cosa resterà degli anni ’80, Ti pretendo, Sei la più bella del mondo e Infinito. Il suo stile mescola pop, rock ed elettronica, con testi intensi e melodie che restano nella memoria collettiva. Non è un artista statico. Nel tempo si è reinventato, rinnovando il suo suono e il suo modo di comunicare con il pubblico. Nel 2025 ha festeggiato 40 anni di carriera proprio sul palco di Sanremo, come ospite speciale. Un ritorno celebrativo, ma carico di emozione.

Ma Raf non è nuovo al Festival. Nel 1987 firma la musica di Si può dare di più, che vince con Morandi, Ruggeri e Tozzi. Nel 1988 e 1989 partecipa da interprete con Inevitabile follia e Cosa resterà degli anni ’80. Torna ancora nel 1991. La sua storia con Sanremo è fatta di successi, emozioni e qualche difficoltà. Negli ultimi anni ha trovato anche spazio in tv, come giudice e coach nel programma Ora o mai più su Rai 1. Qui Raf ha aiutato altri artisti a rilanciarsi, mostrando un lato inedito da mentore.
Oggi, però, il desiderio è quello di tornare protagonista. Di salire su quel palco che ha segnato la sua carriera. Ma a una condizione precisa: avere tra le mani la canzone giusta Il suo sogno è chiaro. Il messaggio è partito. Ora la palla passa a Carlo Conti e alla Rai. Saranno pronti ad accogliere un altro ritorno clamoroso? Il Festival di Sanremo 2026 si prepara ad accogliere nuove storie. E forse, anche vecchie glorie che hanno ancora tanto da dire. La sfida è aperta. Chi sarà il prossimo a farsi avanti?
