C’è un film che può cambiare l’estate del cinema italiano: da Netflix sta per arrivare una storia che tocca il cuore con semplicità. Il 17 luglio 2025 debutta in streaming La vita da grandi, il primo film da regista di Greta Scarano. Un nome che il pubblico conosce già per Suburra e Romanzo Criminale.
Questa volta, Scarano si mette dietro la macchina da presa e racconta una storia vera. Quella dei fratelli Tercon, diventati celebri come “Terconauti” sui social e a Italia’s Got Talent. La loro testimonianza sull’autismo ha emozionato migliaia di persone. La vita da grandi nasce dal libro autobiografico Mia sorella mi rompe le balle, scritto proprio dai due fratelli.
Protagonista è Matilda De Angelis, una delle attrici italiane più brillanti degli ultimi anni. La affianca Yuri Tuci, attore autistico alla sua prima grande prova sullo schermo. Completano il cast volti amati come Maria Amelia Monti e Paolo Hendel, insieme ad Adriano Pantaleo, Christian Ginepro e Ariella Reggio.
Rimini e Roma sono i due mondi tra cui si muove Irene, la protagonista. Una giovane donna che lavora nell’energia solare ma sogna qualcosa di più grande. Quando la madre la richiama nella città natale, Irene deve occuparsi del fratello Omar, protetto e insicuro. Ma dietro le difficoltà si nasconde una voglia di vivere che cambierà entrambi. Non è il solito film sull’autismo. Qui non c’è pietismo, ma voglia di normalità, sogni e risate quotidiane. È la storia di chi, ogni giorno, cerca il coraggio di crescere.
Al Bari International Film Festival 2025, il film ha incantato il pubblico. Premi importanti sono arrivati a Matilda De Angelis, Greta Scarano e persino a Carlo Verdone, che ha sostenuto il progetto. Due nomination anche agli IMDb Awards 2025 confermano il valore di questa pellicola italiana, autentica e toccante.

Su Netflix arriva una storia vera che insegna a non avere paura di crescere
La forza di La vita da grandi è nella sua sincerità. Irene e Omar sono fratelli diversi ma uguali nella fragilità. Entrambi cercano la libertà, anche se in modi opposti. Irene organizza un “corso intensivo per diventare adulti” per Omar. Ma in fondo, è lei la prima a dover imparare qualcosa. La sfida più grande è accettare di essere imperfetti. Il film trasforma i piccoli gesti quotidiani in momenti di tenerezza e ironia. Rimini non è solo una cornice nostalgica, ma un luogo dell’anima dove si ritrovano radici e sogni.
La regista Greta Scarano affronta l’autismo da un punto di vista nuovo. Senza etichette, senza stereotipi. Solo persone, relazioni, difficoltà e gioia autentica. Il film ha già lasciato il segno nel panorama italiano. Ha ispirato altri registi a raccontare la disabilità in modo più onesto, meno patinato e più umano.
E non solo. La vita da grandi ha riportato al centro il tema dei siblings: i fratelli e sorelle delle persone con disabilità, spesso dimenticati dalle storie cinematografiche. Questa attenzione ha aperto nuove strade narrative nel nostro cinema. Un cambio di prospettiva che il pubblico sta iniziando ad apprezzare. Se ami le storie vere, i film che emozionano senza forzature, questo è il titolo da segnare sul calendario. Dal 17 luglio su Netflix, un film italiano che parla di noi. Delle nostre paure, dei nostri sogni, del coraggio di diventare grandi. Più sincero e delicato che mai.
