Will Smith, New York deserta, un virus letale e la solitudine che ti entra dentro: solo fino al 14 luglio puoi vedere su Netflix uno dei film più intensi e discussi del cinema recente: Io sono leggenda.
È più di un film d’azione. È un viaggio nell’anima. Diretto da Francis Lawrence e tratto dal romanzo di Richard Matheson, racconta una New York post-apocalittica dove il silenzio fa più paura dei mostri. La trama segue Robert Neville, un virologo militare interpretato da un Will Smith in stato di grazia. Unico sopravvissuto a un’epidemia globale, vaga per le strade vuote con il suo cane Samantha. Cerca disperatamente una cura. E forse, qualcuno con cui parlare. Ma l’umanità è scomparsa. Al suo posto ci sono creature notturne, a metà tra zombie e vampiri. Nevile combatte ogni giorno per restare vivo. E per non impazzire del tutto.
Accanto a Will Smith troviamo Alice Braga, Charlie Tahan e la giovanissima Willow Smith, che debutta al cinema nel ruolo della figlia di Neville. Emma Thompson appare in un cameo potente: è la scienziata che, involontariamente, scatena il disastro. Il film ha raccolto 9 premi e 23 candidature internazionali, inclusa una vittoria agli MTV Movie Awards e una nomination ai SAG Awards. Ma il riconoscimento più grande è l’impatto che ha lasciato nel cuore del pubblico.
Io sono leggenda ha cambiato il modo di raccontare l’apocalisse. Ha ispirato serie come The Walking Dead e film come World War Z. Ha ridefinito la figura del “mostro”: non più solo nemico, ma specchio della nostra solitudine. Un sequel è già in lavorazione. Will Smith tornerà, insieme a Michael B. Jordan. E questa volta seguiranno il finale alternativo, più fedele al romanzo e più profondo nel messaggio.

Curiosità, emozioni e perché dovresti vederlo prima che sparisca da Netflix
Poche volte il cinema ha raccontato così bene la solitudine. Will Smith si è preparato al ruolo parlando con scienziati e detenuti, per capire cosa succede alla mente umana quando il silenzio è l’unico compagno. Alcune scene sono state girate in una New York realmente svuotata. Straordinario l’impegno logistico, incredibile l’impatto visivo. Esiste anche un finale alternativo. Più poetico, meno hollywoodiano. Neville non è solo un eroe, ma un simbolo: il “mostro” agli occhi degli infetti. Questo finale fu però accantonato dopo proiezioni test poco convincenti. La scena più celebre? Forse quella in cui Neville parla ai manichini per non impazzire. Un momento che ti spezza dentro.
Da allora il genere post-apocalittico non è più stato lo stesso. Senza Io sono leggenda, forse Bird Box o Quiet Place non sarebbero mai nati. Tra i temi più forti: isolamento, sopravvivenza, perdita e speranza. Tutto raccontato senza retorica, ma con la crudezza di un uomo rimasto solo con i suoi fantasmi.
Perché vederlo (o rivederlo) adesso? Perché è un film che parla del nostro tempo. Dell’ansia del contagio, del bisogno disperato di connessione, della paura di perdere chi amiamo. E perché il tempo sta per scadere. Netflix lo rimuoverà il 14 luglio. Poi non sarà più così semplice trovarlo in streaming. Se non l’hai mai visto, preparati a un viaggio toccante e potente. Se l’hai già visto, forse è il momento di riscoprirlo con occhi diversi. Solo pochi giorni per recuperare un cult che ha segnato il cinema moderno. E che ancora oggi, a distanza di anni, ci interroga su cosa significhi essere veramente umani.
