Can Yaman sta per tornare sul piccolo schermo nei panni di Sandokan. La serie è attesa su Rai1 nell’autunno del 2025. E già ora l’attesa si taglia con il coltello.
All’Italian Global Series Festival di Riccione, l’attore presenterà in anteprima il primo episodio. L’evento è gratuito – previa registrazione – e già promette code, selfie, applausi. Ma per chi non può esserci?
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Per chi sogna battaglie nella giungla, eroi tormentati, occhi accesi di vendetta e giustizia… Netflix ha la risposta. Si chiama Outlaw King – Il re fuorilegge ed è un kolossal storico che brucia di passione, proprio come Sandokan. Lo ha diretto David Mackenzie. Il protagonista è Chris Pine, volto già amatissimo in Star Trek e Wonder Woman. Ma qui è un uomo diverso. Ferito. Determinato. Ribelle. Pronto a guidare un popolo. È la storia vera di Robert the Bruce, re di Scozia nel XIV secolo. Un fuorilegge per l’Inghilterra. Un eroe per la sua terra. Un uomo solo contro un impero.
Accanto a lui ci sono Florence Pugh (nei panni della moglie Elizabeth), Aaron Taylor-Johnson, Stephen Dillane, Billy Howle. Un cast potente, di quelli che restano impressi. Outlaw King è stato il film d’apertura del Toronto International Film Festival. E ha segnato un punto di svolta per Netflix: è la dimostrazione che anche le grandi epopee trovano spazio in streaming.

Su Netflix un ribelle scozzese con lo spirito di Sandokan
Il film si apre con una Scozia piegata, ma non spezzata. Robert the Bruce si arrende formalmente al re inglese Edoardo I. Ma dentro, il fuoco ribolle. Quando William Wallace viene catturato e giustiziato, Bruce capisce che è il momento di agire. Uccide il rivale Comyn, si proclama re e diventa un nemico ufficiale dell’Inghilterra. Fuorilegge. Proprio come Sandokan. Ma più di ogni titolo, conta lo spirito. E quello di Bruce è lo stesso del pirata malese: libertà o morte.
Tra battaglie campali e perdite strazianti, il film raggiunge il suo culmine nella battaglia di Loudoun Hill. Il suo esercito è in minoranza, ma usa il terreno a suo favore. Vince. Col coraggio, non coi numeri. Girato interamente in Scozia, Outlaw King sfrutta location mozzafiato: Craigmillar Castle, Isola di Skye, Linlithgow Palace. Paesaggi che sembrano usciti da un sogno… o da un incubo medievale.
La scena iniziale è un lungo piano sequenza. Uno di quelli che tolgono il fiato. Con trabucchi, fango, sudore, silenzi tesi. Cinema vero. Il film ha ispirato persino il turismo. VisitScotland ha creato una guida sulle location. È diventato un cult per chi ama la storia. E per chi cerca eroi veri, non infallibili.
Molti lo collegano a Braveheart, ma Outlaw King ha meno retorica e più politica. Più carne. Più anima. Come succede nelle storie migliori. Ha anche influenzato il modo in cui oggi si girano le battaglie medievali: crude, realistiche, tattiche. Ha mostrato che un film storico può essere moderno. E bruciare dentro. Proprio come Sandokan. Proprio come Can Yaman quando, a petto nudo e spada in mano, correrà nella giungla per Rai1. Ma se volete già sentire quell’energia, c’è un modo.
Premete play su Netflix. Cercate Outlaw King. E preparatevi a un viaggio epico, sporco, romantico. Un film che, siamo certi, anche Can Yaman approverebbe.
