Un riconoscimento inatteso, meritato, emozionante: il Premio Biagio Agnes 2025 accende i riflettori su una delle fiction Rai più ambiziose e riuscite della recente televisione italiana, Il Conte di Montecristo.
Rai 1, con questa miniserie in prima visione andata in onda dal 13 gennaio al 3 febbraio, ha conquistato il pubblico. Con una media share del 28,9%, il risultato è stato netto. Ma ora arriva la consacrazione critica. La fiction ha vinto uno dei premi più importanti del panorama giornalistico e televisivo nazionale. Diretta dal regista danese Bille August, vincitore della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar per Pelle alla conquista del mondo, la serie rappresenta un ponte tra il grande cinema europeo e la migliore serialità italiana. L’adattamento è firmato da Greg Latter e Sandro Petraglia, già autore di successi come La meglio gioventù e Il giovane favoloso. Un nome, una garanzia.
Nel ruolo del protagonista, un intenso Sam Claflin. L’attore britannico, noto per Me Before You e I pirati dei Caraibi, interpreta Edmond Dantès con una forza espressiva che buca lo schermo. Accanto a lui, una squadra d’eccellenza italiana: Lino Guanciale, Michele Riondino, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. I loro personaggi vivono e vibrano dentro una trama carica di emozioni, vendetta e redenzione. Il Conte di Montecristo è una coproduzione franco-italiana che rivisita il classico immortale di Alexandre Dumas. Un racconto che attraversa i secoli e che oggi, con questa trasposizione visiva, trova nuova vita.
Accusato ingiustamente di tradimento, Dantès viene rinchiuso nel Castello d’If, prigione-fortezza al largo di Marsiglia. La sua unica colpa? La lealtà. Anni dopo evade. Cambia identità. Diventa il Conte di Montecristo. E da quel momento, nulla sarà più come prima. La fiction Rai ha riportato il pubblico italiano dentro un universo epico, morale, tragico. La vendetta diventa arte. La sofferenza si trasforma in intelletto. Il perdono è una conquista.
Il Conte di Montecristo, un premio che celebra la qualità narrativa e il coraggio produttivo
Il Premio Biagio Agnes non è un riconoscimento qualsiasi. È un tributo alla comunicazione di qualità. E premiare una fiction così densa, così potente, significa riconoscere alla Rai un coraggio raro. Il Conte di Montecristo non ha seguito le mode. Ha scelto la sostanza. La scrittura, la recitazione, la fotografia. Tutto ha parlato la lingua della grande televisione. E il pubblico l’ha sentito. Lo ha seguito. Lo ha premiato.

Gli episodi, ambientati tra Marsiglia, Parigi e Roma, hanno saputo raccontare emozioni vere. Con il ritmo del thriller, ma l’anima del teatro. Un equilibrio raro, costruito scena dopo scena. Non sorprende, allora, che questa fiction sia stata scelta anche per la distribuzione internazionale. La coproduzione con la Francia ha aperto nuove strade. E il riconoscimento di oggi lo conferma: l’Italia può competere con le migliori produzioni d’Europa.
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Non solo. Il trionfo al Premio Biagio Agnes proietta Il Conte di Montecristo tra le opere da ricordare. Quelle che lasciano un segno. Che non passano inosservate e che riscrivono le regole. Una fiction che emoziona, educa, racconta e un classico rivisitato con intelligenza e passione. Un trionfo, per chi ama la grande narrazione.