Cinema dell’anima su RaiPlay: basta fiction! Lunetta Savino incanta nel film tratto da una storia vera, prepara i fazzoletti

Lunetta Savino è una madre coraggio: su RaiPlay trovi un film che non è la solita fiction. È una ferita aperta, cucita con amore e verità.

Parliamo di Felicia Impastato, una storia vera. Una donna vera. Una madre che ha sfidato la mafia, il silenzio e lo Stato. Una donna che ha trasformato il dolore in testimonianza. Il film è diretto da Gianfranco Albano ed è stato trasmesso per la prima volta su Rai 1 nel 2016. Oggi è disponibile su RaiPlay. Un’occasione per scoprire – o riscoprire – una delle storie più intense del nostro Paese.

Felicia Bartolotta era la madre di Peppino Impastato. Militante antimafia, Peppino venne ucciso il 9 maggio 1978 a Cinisi, in provincia di Palermo. Per anni dissero che si era ucciso. Mentivano. Ma Felicia non ci ha mai creduto. Non ha mai smesso di cercare la verità. E dopo vent’anni di lotta – insieme al figlio Giovanni, agli amici di Peppino, e grazie a magistrati come Rocco Chinnici e Antonino Caponnetto – ottenne giustizia. Non sarebbe mai successo senza la forza di quella madre.

Questa è la storia che Lunetta Savino interpreta in modo magistrale. Il suo volto regge il peso della memoria. I suoi occhi parlano di dolore e coraggio. Una prova d’attrice commovente. Con lei nel cast troviamo Carmelo Galati (Giovanni Impastato), Barbara Tabita, Gaetano Aronica, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Il film è scritto da Diego De Silva e Monica Zapelli, con la consulenza diretta di Giovanni Impastato.

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Lunetta Savino, protagonista in Felicia Impastato, su RaiPlay

RaiPlay, un film che diventa memoria civile

Non è solo un film. È una presa di posizione. Racconta quello che accadde dopo l’assassinio di Peppino. Un tempo difficile, spesso ignorato. A differenza de I cento passi, qui lo sguardo è quello di Felicia. Non più il figlio ribelle, ma la madre che raccoglie il testimone. E lo porta avanti, contro tutto. In quegli anni, Felicia si apre al mondo. Parla. Denuncia. Incontra giornalisti, studenti, giudici. Diventa un simbolo. Una madre diventata memoria collettiva.

La casa di Cinisi oggi è un museo. Si chiama Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Un luogo vivo, che accoglie migliaia di visitatori ogni anno. Un luogo che non dimentica. Il film mette in luce anche figure spesso dimenticate, come Umberto Santino, storico sostenitore della famiglia Impastato. Senza premi ufficiali, ma con un impatto enorme. Alla prima messa in onda il film toccò quasi 7 milioni di spettatori. Le repliche hanno continuato a emozionare. Segno che il messaggio arriva. Forte e chiaro.

Felicia Impastato ha cambiato il modo di raccontare l’antimafia in tv. Ha dato spazio alle donne, alle madri, alla memoria intima. Ha ispirato documentari, incontri, mostre. E continua a farlo. Non è la solita fiction. È cinema dell’anima. E fa male, sì. Ma è un male che serve. Per ricordare. Per capire e non voltarsi dall’altra parte. Su RaiPlay, oggi, c’è la possibilità di guardarlo. Di emozionarsi. Di conoscere una donna che ha scelto di non stare zitta. E che con la sua voce, ci ha cambiati tutti.

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