Amici 24 in calo: ascolti sotto tono per la finale e la (mancata) presenza di Nicolò agita i fan.
Numeri alla mano, la finale di Amici 24 non brilla. E il boicottaggio social per l’eliminazione di Nicolò Filippucci potrebbe non essere solo una teoria da fandom deluso. La finale di Amici 24, trasmessa domenica 18 maggio 2025 su Canale 5, ha chiuso la stagione con 3.786.000 spettatori e uno share del 26,9%. Risultato sufficiente per vincere la serata, certo, ma lontano dai fasti dello scorso anno quando, complice il sabato e un clima ben diverso, il programma registrava 4.484.000 spettatori con il 31,8% di share.
Un distacco che non può essere archiviato con un semplice “comunque bene”. In tanti, e non solo tra i fan più rumorosi, puntano il dito su una scelta che ha fatto discutere fin troppo: l’eliminazione di Nicolò Filippucci, talento amato, virale, e probabilmente troppo divisivo per passare inosservato. L’onda lunga della sua uscita si è trasformata in una valanga social: oltre 16.000 commenti, 69.000 like al post ufficiale, e +17.000 follower in meno di tre giorni. Numeri che parlano chiaro: Nicolò non era solo un concorrente, era una leva d’ascolto. E l’assenza del suo nome tra i finalisti ha spinto una fetta del pubblico, quello più caldo, quello socialmente iperattivo, a girare i tacchi. Una forma di boicottaggio? Più che possibile. Non è la prima volta che i fandom organizzati muovono numeri e umori. E stavolta, qualcosa sembra essere andato storto davvero.
Serie A a tutto volume: nove partite in contemporanea affossano Amici 24
Non bastava il malcontento per Nicolò a guastare la festa. A rendere la serata ancora più scivolosa, ci si è messa la Serie A, con un calendario che ha messo il talent show in diretto scontro con nove partite della 37ª giornata. Tutte in campo alle 20:45, proprio mentre Maria De Filippi cercava di tenere incollato il pubblico allo schermo. Dall’Inter contro Lazio, al rovente Roma-Milan, passando per Juventus-Udinese, Parma-Napoli, e un cruciale Fiorentina-Bologna. Una giostra calcistica che valeva scudetti, coppe e salvezze. Il risultato? Una concorrenza spietata che ha probabilmente sottratto share a Amici 24, soprattutto tra il pubblico più generalista o tra quegli spettatori che si dividono tra musica e pallone. Inutile negarlo: in Italia, quando il calcio chiama, il telecomando risponde.

L’equazione finale è chiara: assenza di Nicolò + Serie A tutta insieme + cambio giorno (dal sabato alla domenica) = ascolti più bassi del previsto. Un risultato che non mette in discussione il successo del format, ma fa suonare qualche campanello a Cologno Monzese. La sensazione è che questa edizione abbia perso un pezzo importante di treno emotivo sul finale. E che i numeri, pur dignitosi, non riflettano il potenziale massimo di un programma che, fino a pochi giorni fa, sembrava lanciatissimo. Maria & co. dovranno fare i conti con questo scenario. Perché quando il pubblico ti manda segnali così forti, sui social e nell’Auditel, ignorarli sarebbe un errore di quelli che si pagano alla prossima stagione.
