Rai, novità clamorosa! Il Conte di Montecristo come L’Amica Geniale: il destino delle grandi fiction si ripete

Il Conte di Montecristo non è solo un classico di Alexandre Dumas, ma è oggi una fiction Rai di altissima qualità, coprodotta da Palomar, Demd Productions, Rai Fiction e France Télévisions. E, proprio come L’Amica Geniale, si prepara a lasciare il segno nel panorama mondiale.

Il progetto de Il Conte di Montecristo ha coinvolto talenti internazionali: alla regia c’è Bille August, premio Oscar per “Pelle alla conquista del mondo”. Nel ruolo di Edmond Dantès troviamo Sam Claflin, star britannica già visto in Hunger Games, Pirati dei Caraibi e Peaky Blinders. Accanto a lui Ana Girardot, Gabriella Pession, Lino Guanciale, Blake Ritson e Nicolas Maupas. La serie è ambientata nel 1815, tra Marsiglia, Parigi e le coste del Mediterraneo. È stata girata in Francia, Italia e Malta, con il supporto della Film Commission Torino Piemonte. Il risultato è stato una produzione visivamente straordinaria e storicamente immersiva.

La storia è fedele al romanzo: un giovane innocente viene tradito, imprigionato e torna come un uomo nuovo, pronto a vendicarsi. Il tema della giustizia personale si intreccia con l’identità, la perdita e il riscatto. Un mix perfetto per il pubblico di oggi. La fiction è stata trasmessa su Rai 1 in prima serata, dal 13 gennaio al 3 febbraio 2025, in quattro appuntamenti da due episodi ciascuno. La risposta? Oltre 5 milioni di spettatori per la prima puntata. Un successo travolgente.

Ma non è finita qui. La serie è ora protagonista di un evento straordinario. Il Conte di Montecristo chiude la serata finale di Canneseries, il festival internazionale dedicato alle serie TV. Sul red carpet, tra gli applausi, ci saranno Bille August, Sam Claflin e Ana Girardot. Una consacrazione. Una celebrazione dell’eccellenza italiana. Un segno che la fiction Rai può competere con le migliori produzioni del mondo. E vincere.

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Sam Claflin, Il Conte di Montecristo

Rai, Il Conte di Montecristo, un’eredità che continua: la tv di Stato punta sulla qualità e raccoglie i frutti

Il destino delle grandi fiction Rai sembra segnato: dopo L’Amica Geniale, Rocco Schiavone e Montalbano, anche Il Conte di Montecristo entra nell’Olimpo delle serie memorabili. Tutte accomunate da un valore narrativo potente e una produzione di respiro europeo. La regia di Bille August aggiunge profondità visiva. I costumi, la luce, le location restituiscono un’epoca intera. Ma è il cuore emotivo della storia a conquistare: chi non si è mai sentito tradito? Chi non ha mai sognato giustizia?

Greg Latter e Sandro Petraglia firmano la sceneggiatura. E lo fanno con rispetto per il testo di Dumas, ma senza paura di modernizzarlo. Il linguaggio è attuale. Le emozioni, sincere. La figura del Conte è universale. Dantès non è un eroe perfetto. È un uomo ferito, guidato dalla rabbia e dal desiderio di equilibrio. E per questo, profondamente umano. La fiction Rai guarda al futuro con progetti ambiziosi. E Il Conte di Montecristo è un esempio perfetto di come il passato possa parlare al presente. Con forza. Con eleganza.

Chi ha amato L’Amica Geniale troverà qui un altro viaggio indimenticabile. Chi non ha mai letto Dumas, resterà incantato dalla potenza di questa narrazione. E chi ama la serialità raffinata, troverà una perla rara. Non resta che lasciarsi trasportare. Dal Castello d’If all’isola di Montecristo. Dalla disperazione alla rinascita. La nuova fiction Rai è già un cult. E questa volta, il mondo ci guarda.

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