In Vaticano è tempo di Conclave: un vecchio film da incassi record racconta questo potente momento con inquietante precisione

Il Papa si è spento. Il Vaticano entra in una delle fasi più solenni e misteriose della sua storia: il Conclave. È accaduto davvero. E accade anche in un film che oggi torna incredibilmente attuale.

Lunedì 21 aprile 2025, Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, si è spento all’età di 88 anni. Il decesso è avvenuto alle 7:35 del mattino nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano. Le cause ufficiali: ictus, collasso cardiocircolatorio e coma, aggravati da patologie croniche respiratorie e diabete di tipo II.

Il 266° pontefice della Chiesa cattolica aveva guidato il mondo con un messaggio di apertura, giustizia sociale e vicinanza ai poveri per oltre 12 anni. Ora, con l’Anello del Pescatore distrutto e i rituali vaticani già in corso, l’attesa per il nuovo Papa è iniziata.

Ma c’è un’opera cinematografica che, oggi più che mai, sembra parlare proprio di questo momento. Un film che racconta la morte di un Papa, un conclave e una lotta interna tra fede, scienza e potere.

Vaticano Conclave
Tom Hanks in Angeli e Demoni

Un thriller ambientato in Vaticano: tra la morte del Papa, il Conclave e i simboli nascosti

Nel 2009 usciva al cinema “Angeli e Demoni”, thriller mozzafiato tratto dal romanzo di Dan Brown. Diretto da Ron Howard e interpretato da un magnetico Tom Hanks nel ruolo del professor Robert Langdon, il film fu un successo clamoroso. Incasso mondiale: oltre 485 milioni di dollari. Solo in Italia, più di 10 milioni di euro al box office. Un fenomeno globale.

Il cast include anche Ewan McGregor (Camerlengo Patrick McKenna), Ayelet Zurer (Vittoria Vetra), Stellan Skarsgård (comandante della Guardia Svizzera) e Armin Mueller-Stahl (cardinale Strauss).

Il film, sequel de Il Codice Da Vinci, inizia con la morte improvvisa di un Papa. Il Collegio cardinalizio si riunisce in Vaticano per eleggere il nuovo pontefice. Ma un’organizzazione segreta – gli Illuminati – minaccia di uccidere uno a uno i cardinali papabili e far esplodere la Basilica di San Pietro con un’arma rubata al CERN: l’antimateria. Il ritmo è incalzante. I simboli esoterici si mescolano ai rituali del Conclave. Le riprese, in parte girate a Roma e ricostruite in studio, offrono uno sguardo cinematografico unico sulla città eterna e sui suoi misteri.

Il film ricevette critiche miste ma fu apprezzato dal pubblico e ha oggi un nuovo valore simbolico. Non solo per l’ambientazione ma per la sua capacità di anticipare riflessioni profonde sul ruolo del Papa, della fede e delle sfide globali della Chiesa.

Curiosità: la Città del Vaticano non concesse i permessi per le riprese nei luoghi sacri, costringendo la produzione a ricostruire scenografie fedelissime in studio. Nonostante ciò, l’atmosfera risulta credibile e densa di tensione. Ogni dettaglio – dalle stanze del Palazzo Apostolico ai corridoi della Basilica di San Pietro – contribuisce a creare un’esperienza immersiva e affascinante.

Perché (ri)vederlo oggi? Una storia che sembra scritta per il presente

Con il Vaticano che si prepara al Conclave e la fine di un pontificato che ha segnato la storia, rivedere “Angeli e Demoni” oggi significa esplorare le ombre e le luci del potere spirituale. Il film ci interroga. Cos’è la verità in tempi di crisi? Quanto contano simboli, fede e scienza nel mondo di oggi? E cosa accade davvero dietro le mura del Vaticano?

Il parallelismo tra finzione e realtà non è mai stato così potente. In un momento in cui il mondo guarda a Roma con trepidazione, il cinema offre uno specchio – parziale ma affascinante – di ciò che accade davvero. Disponibile ora per l’acquisto o il noleggio su Prime Video, Apple TV, YouTube e Rakuten, “Angeli e Demoni” è un’occasione per guardare con occhi nuovi uno dei momenti più solenni della Chiesa cattolica. E forse, anche per riflettere su quanto la realtà, a volte, superi la finzione.

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